"Danza di Onde e Parole" (racconto)
"Danza di Onde e Parole"
In una piccola cittadina affacciata sul mare, dove il vento sussurra storie e le onde danzano al ritmo della vita, viveva una giovane donna di nome Clara. La sua esistenza si snodava tra le pagine di libri e le passeggiate lungo la spiaggia al tramonto. Sognava un amore che potesse farla danzare, che la portasse a vivere emozioni profonde e indimenticabili.
Un giorno, mentre il sole si tuffava nel mare, un uomo misterioso entrò nella sua libreria. Si chiamava Matteo, un artista di passaggio, con uno sguardo che sembrava custodire l'eco di avventure lontane. Ogni volta che i loro sguardi si incrociavano, Clara sentiva un brivido: un’energia che parlava di connessione e di affinità. Matteo iniziò a frequentare la libreria ogni giorno, immergendosi in un mondo di storie, ma il vero motivo della sua presenza era Clara.
Piano piano, tra loro si instaurò un dialogo silenzioso, fatto di sguardi e sorrisi, di momenti rubati tra le pagine. Clara si sentiva viva, come se avesse finalmente trovato il partner con cui danzare, qualcuno capace di comprenderne l’anima. Ogni sera, quando tornava a casa, il ricordo di Matteo le riempiva il cuore di parole e melodie. Iniziò a scrivere, ispirata dalla sua presenza, e ogni frase diventava un passo di danza, una connessione che sembrava eternarsi.
Una sera, Clara decise di esporre le sue opere in una mostra nella libreria. Matteo, con il suo spirito creativo, accettò di dipingere un murale sul muro esterno: una scena che rappresentasse l'amore e la libertà, un omaggio alla loro storia nascente. La notte della mostra, la libreria si riempì di persone, ma Clara si sentiva solo una ballerina timida, pronta a danzare sotto gli occhi del pubblico.
Quando Matteo svelò il suo murale, tutti rimasero senza parole. L’immagine rappresentava due figure danzanti sotto un cielo stellato, con onde che lambivano la riva, simbolo di un amore che trascendeva le parole. Clara capì che ogni danza che avevano condiviso, ogni sguardo e sorriso, era un passo di un ballo unico, un’emozione che sarebbe rimasta con loro, indipendentemente da dove li avrebbe portati la vita.
Ma la vita, come il mare, è imprevedibile. Matteo, un’anima errante, dovette partire per una nuova avventura, seguendo la chiamata della sua arte. Clara si sentì svuotata, come se un pezzo di lei fosse partito con lui. Eppure, in quel vuoto, trovò una nuova forza. Iniziò a scrivergli lettere, raccontando le sue giornate, le maree che cambiavano e i colori del cielo. Ogni parola diventava una danza, un modo per sentirsi vicina a lui, anche a distanza.
Le lettere divennero il legame tra di loro, un filo invisibile che univa le loro anime. Matteo, leggendo le parole di Clara, si sentiva a casa, ispirato a dipingere e a creare. E così, la distanza si trasformò in un dettaglio insignificante, un velo sottile che non poteva separare due spiriti destinati a danzare insieme.
Dopo mesi di scrittura, Matteo tornò. Clara lo attese sulla spiaggia, il cuore che batteva forte. Quando lo vide apparire all'orizzonte, il mondo si fermò. I due si abbracciarono, e in quel momento compresero che tutto passa nella vita fuorché ciò che hanno danzato insieme. Ogni passo, ogni parola scritta, ogni attimo condiviso era un pezzo di eternità.
Insieme, decisero di creare un’opera che racchiudesse la loro storia: un libro intitolato "Danza di Onde e Parole". Era un simbolo del loro amore, un legame che non si sarebbe mai spezzato, un ricordo che avrebbero custodito per sempre. E così, Clara e Matteo continuarono a ballare, scrivendo insieme la loro storia, un’infinità di danze che sarebbero rimaste nel loro cuore, in armonia con il mare e il cielo, testimoni di un amore che trascende il tempo e lo spazio.
Antonio Bruno
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