"Le Radici Silenziose dell'Amicizia"
"Le Radici Silenziose dell'Amicizia"
L'amicizia, quella cosa che non chiede, che
non pretende, ma resta. La pianta grassa del cuore, che non ha bisogno di cure
costanti, di attenzioni quotidiane, ma che vive, resiste, anche nei silenzi più
lunghi. È un abbraccio che arriva quando meno te lo aspetti, come quella volta
che il tuo amico si è presentato in pigiama, senza nemmeno preoccuparsi di
vestirsi bene, perché l'urgenza di starti vicino superava ogni formalità.
L'amicizia è fatta di questi atti semplici, di mani tese senza pensarci due
volte
Eppure, oggi, guardo il mondo e vedo
qualcosa di spezzato. Un'umanità che si piega, che si dissolve in un mare di
freddezza e distanze. Come un serpente silenzioso, questa modernità si insinua
nelle nostre vite, convincendoci che la connessione digitale sia amicizia. Ma
lo è davvero? Sono quei 758 "amici" su Facebook che ti terranno la
mano quando il dolore ti toglie il respiro? Dubito.
C'è una solitudine che cresce, come un'ombra
che si allunga sui più giovani. Li guardo, e vedo che non sognano più come
sognavamo noi. Non aspettano più con ansia l'inizio dell'adolescenza, non c'è
più quell'emozione nel comprarsi un motorino, nell'andare sotto casa di
Giovanna per un gesto silenzioso e poetico. La poesia è sparita, inghiottita da
uno schermo, da un'illusione che finge di essere vita, ma che non la sa toccare
davvero.
Perché vogliamo distruggere tutto questo?
Perché un piccolo gruppo di persone ha deciso che si può guadagnare
sull'indifferenza, che si può lucrare sulla solitudine? Ci stanno rubando la
cosa più preziosa: la capacità di essere umani, di guardarsi negli occhi e
capire che il vero legame non è mai uguale, non è mai perfetto. Anzi, la
perfezione è mostruosa proprio perché non lascia spazio all'unicità, a quelle
piccole imperfezioni che ci rendono
E allora mi chiedo: dove stiamo andando? È
possibile che abbiamo dimenticato il valore della vita condivisa, della risata
di un amico, del calore di un gesto sincero? C'è qualcosa di antico che
dobbiamo ritrovare, una dignità che non possiamo sacrificare per una manciata
di pixel. Perché alla fine, l'umanità è tutto ciò che abbiamo. E l'amicizia,
quella vera, non muore mai, come una pianta che resiste anche alla più dura
Difendiamo questo legame, proteggiamolo come
si protegge il cuore dai venti freddi dell'indifferenza. Perché il futuro, il
nostro futuro, si gioca proprio qui: nella capacità di continuare a
incontrarsi, a raccontarsi, a vivere esperienze che lasciano tracce vere,
profonde. Non permettiamo che la bellezza della vita vissuta venga cancellata
da una fredda perfezione virtuale
Antonio Bruno
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