Saggio del Dott. Antonio Bruno: "Oltre la leadership carismatica: Un'alternativa basata sul riconoscimento reciproco"
Saggio del
Dott. Antonio Bruno: "Oltre la leadership carismatica: Un'alternativa
basata sul riconoscimento reciproco"
Introduzione
Nel suo
articolo pubblicato l’11 agosto 2023, Gianfranco Pasquino, Accademico dei
Lincei e Professore emerito di Scienza politica all’Università di Bologna,
sostiene che "ai palestinesi serve una leadership carismatica" per
trovare una soluzione ai conflitti che li affliggono. Secondo Pasquino, il
popolo palestinese avrebbe bisogno di un leader in grado di riconciliare le
divisioni interne e ottenere il rispetto internazionale, in particolare da
parte di Israele. Tuttavia, alla luce delle riflessioni di Humberto Maturana,
noto biologo e teorico della cibernetica, credo che questa visione sia
limitata. L'alternativa esiste, ma non risiede nella ricerca di un capo
carismatico: essa si trova in un cambiamento sistemico che ponga al centro il reciproco
riconoscimento di legittimità e il reciproco rispetto.
Il ruolo del
riconoscimento reciproco nella costruzione della pace
Maturana ci
insegna che l’amore, inteso come l’emozione che permette il riconoscimento
dell’altro come legittimo, è la base delle relazioni umane e sociali. Egli
afferma che “l'amore è l'unica emozione che espande l'intelligenza” (Maturana, Le
origini dell'umanità nella biologia dell'amore). Questo significa che la
vera trasformazione nelle relazioni umane e nei sistemi sociali non avviene attraverso
il controllo o la gerarchia, ma attraverso il riconoscimento reciproco e la
connessione.
Quando
Pasquino parla della necessità di una leadership carismatica per i palestinesi,
sembra ricalcare un modello di potere centralizzato che, sebbene abbia
funzionato in alcuni contesti storici, come nel caso di Nelson Mandela in
Sudafrica, potrebbe non essere la soluzione ottimale per la Palestina. Questo
perché un leader carismatico rischia di accentrare il potere e perpetuare la
dinamica di controllo e dominazione. Al contrario, la costruzione di una
società fondata su legami di legittimità reciproca e rispetto può promuovere
una pace sostenibile, dove le persone non sono più soggette a strutture
autoritarie, ma co-creano insieme il loro futuro.
La biologia
dell'amore come fondamento delle relazioni sociali
Humberto
Maturana ci invita a considerare l'importanza delle emozioni come motore delle
nostre interazioni e decisioni sociali. Egli scrive che "l'emozione
fondamentale che ha dato origine agli esseri umani come esseri senzienti è
l'amore" (Le origini dell'umanità nella biologia dell'amore).
Questo suggerisce che la nostra capacità di cooperare e costruire società si
basa su un terreno comune di rispetto e cura reciproca. Se l'emozione dominante
diventa la paura o la diffidenza, come spesso accade nei conflitti armati,
l'intelligenza collettiva e la capacità di risolvere problemi in modo
collaborativo si riducono. L'amore, invece, espande l'intelligenza proprio
perché ci connette, consentendoci di vedere l'altro non come una minaccia, ma
come un compagno di viaggio nella costruzione di un futuro condiviso.
Applicando
questo principio al conflitto israelo-palestinese, è evidente che ciò che manca
non è una leadership carismatica, ma un cambiamento nelle relazioni tra le
parti in conflitto. Israele e Palestina devono riconoscersi a vicenda come
legittimi, come popoli con diritti e aspirazioni che meritano rispetto. Solo
attraverso questo riconoscimento reciproco può emergere una soluzione duratura,
che non sia basata sul controllo o sulla forza, ma sulla cooperazione e sulla
costruzione di una pace condivisa.
Il mito
della leadership carismatica
Nel mondo
moderno, la figura del leader carismatico è spesso idealizzata come colui che
può risolvere i problemi con la forza della sua personalità. Tuttavia, come
suggerisce Maturana, questa visione è limitata. La leadership carismatica, per
quanto potente, è intrinsecamente temporanea e spesso soggetta alle fragilità
umane. Il rischio è che, affidando il destino di un popolo a una sola persona,
si perda di vista la necessità di costruire istituzioni e relazioni sociali che
possano durare oltre la figura del leader.
Pasquino
riconosce che nessuno ha il potere di “far nascere un leader carismatico” e che
la comparsa di una figura del genere è un evento raro e imprevedibile. Eppure,
egli suggerisce che un leader carismatico potrebbe essere ciò di cui i
palestinesi hanno bisogno per superare la leadership burocratica di Al Fatah e
quella militare di Hamas. Ma è davvero questa la soluzione? Oppure questa
visione perpetua un ciclo di dipendenza da figure autoritarie, che rischiano di
replicare strutture di potere verticali e di controllo?
La vera
alternativa è, invece, la costruzione di un sistema di governance che promuova
il riconoscimento reciproco e la partecipazione di tutti i membri della
società. Come Maturana ci ricorda: "L'amore, permettendo all'altro di
essere un altro legittimo, è l'unica emozione che espande l'intelligenza"
(Le origini dell'umanità nella biologia dell'amore). In altre parole,
non è il potere che ci salva, ma la capacità di riconoscere l'altro come
legittimo e di costruire insieme un futuro basato sul rispetto reciproco.
Conclusione:
L'alternativa esiste
L’alternativa
a una leadership carismatica esiste, ed è una società basata sul riconoscimento
reciproco di legittimità e rispetto. Questa alternativa richiede un cambiamento
profondo nelle relazioni umane, una trasformazione delle emozioni che guidano
le nostre interazioni sociali. Non si tratta di utopia, come suggerisce
Pasquino, ma di una visione concreta del mondo in cui il potere non è
concentrato nelle mani di pochi, ma distribuito tra tutti attraverso la
costruzione di relazioni di fiducia e cooperazione.
L’insegnamento
di Humberto Maturana ci offre una nuova prospettiva sulla risoluzione dei
conflitti: non attraverso la forza o il controllo, ma attraverso l’amore e la
connessione. La pace non può essere imposta dall’alto da un leader carismatico,
ma deve emergere dal basso, attraverso il riconoscimento reciproco e la
co-costruzione di una società in cui ogni persona è considerata legittima e
degna di rispetto.
Come
affermava Teilhard de Chardin, "un giorno imbriglieremo per Dio le energie
dell'amore" e, per la seconda volta nella storia umana, riscopriremo il
fuoco. Questo fuoco è l'amore, la forza più potente che abbiamo a disposizione
per creare una società migliore. Non è utopia: è un'alternativa reale, che
possiamo scegliere di costruire oggi, per il bene di tutti.
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