Riflessioni dopo la lettura delle risposte di Carlo Salvemini


 Le risposte di Carlo Salvemini offrono uno spunto interessante per riflettere sulle dinamiche relazionali e emotive in contesti politici, alla luce delle due modalità di interazione descritte: assumere l’altro come legittimo e delegittimare l’altro (*).

Riflessione su "Assumere l'Altro come Legittimo"

Riconoscimento delle Competenze e dei Risultati: Salvemini inizia a riflettere sulla nuova amministrazione non con toni di attacco, ma evidenziando la continuità necessaria con il lavoro svolto in passato. Questo approccio mostra un riconoscimento della legittimità del nuovo governo, pur esprimendo preoccupazioni. Riconoscere i successi precedenti e augurarsi che questi vengano mantenuti rappresenta una forma di legittimazione. È un modo per aprire a un dialogo costruttivo, piuttosto che chiudere la porta a una collaborazione.

Costruzione di un Dialogo Aperto: La critica di Salvemini alla nuova amministrazione è formulata in modo che possa stimolare una discussione. Invece di limitarsi a condannare le scelte della nuova giunta, propone una riflessione sulle conseguenze a lungo termine delle decisioni. Questo tipo di interazione è fondamentale per favorire un clima di fiducia, permettendo a entrambe le parti di esplorare soluzioni condivise.

Riflessione su "Delegittimare l'Altro"

Critica Costruttiva vs. Delegittimazione: Mentre Salvemini esprime la sua opinione critica sulla nuova amministrazione, lo fa in un modo che non scivola nella delegittimazione. Non si limita a dire che le nuove scelte sono sbagliate; cerca di contestualizzarle nel lavoro svolto in passato e nei rischi che corrono, invitando a una riflessione più profonda. Questo approccio è differente dall’atteggiamento di chi, in politica, si limita a sminuire le decisioni degli avversari senza proporre alternative o soluzioni.

Evitare il Conflitto Inutile: Le affermazioni di Salvemini, come quelle sulla pedonalizzazione di via XXV Luglio, possono sembrare critiche aspre, ma, in effetti, puntano a evitare il conflitto aperto. Sottolinea l'importanza di considerare le conseguenze delle scelte politiche e la necessità di preservare il bene comune. Qui emerge il rischio di delegittimazione, che si presenta quando si trattano le scelte dell’avversario come irrilevanti o infondate.

Riflessione sulla Politica e le Relazioni Emotive

Riflessione Sulla Responsabilità Collettiva: Salvemini menziona l'importanza della responsabilità collettiva, un concetto che risuona bene nel contesto di relazioni legittimanti. Riconoscere che il risultato di una coalizione è frutto del lavoro di tutti invita a una responsabilità condivisa, piuttosto che individuare colpe in modo unilaterale, il che può creare tensioni e incomprensioni.

Futuro Politico e Impegno Civico: La risposta di Salvemini riguardo al suo futuro politico e al suo desiderio di continuare a servire la comunità, pur senza cercare una rivincita, riflette un approccio positivo e costruttivo. La sua apertura a nuove esperienze e la disponibilità a collaborare con altri rappresentano un modo per mantenere un dialogo aperto, riconoscendo l'importanza di ogni voce nella costruzione di una comunità forte e coesa.

Conclusione

Le parole di Carlo Salvemini invitano a una riflessione profonda su come si affrontano le relazioni emotive nel contesto politico. Assumere l’altro come legittimo e riconoscere le sue competenze è fondamentale per costruire un dialogo fruttuoso, mentre la delegittimazione porta inevitabilmente a conflitti e divisioni. La consapevolezza di queste dinamiche è essenziale per migliorare le relazioni, non solo in politica, ma anche nella vita quotidiana.


(*) RIFLETTIAMO INSIEME SULLE NOSTRE QUOTIDIANE Relazioni Emotive: Due Possibilità Fondamentali

Quando interagiamo con le altre persone, possiamo affrontare le relazioni in due modi principali:
  1. Assumere l'Altro come Legittimo
  2. Delegittimare l'Altro

1. Assumere l'Altro come Legittimo

Questo significa riconoscere e rispettare l’altra persona come un individuo valido e importante. Quando assumiamo gli altri come legittimi, siamo aperti al dialogo e alla comprensione. Ciò porta a relazioni più sane e costruttive.
Esempio:Immagina di avere un amico che ha opinioni diverse dalle tue su un argomento, come la politica. Se tu lo assumi come legittimo, ascolti le sue idee senza giudicarlo. Anche se non sei d'accordo, lo rispetti e comprendi che ha il diritto di avere la sua opinione. Questo crea un ambiente di fiducia e apertura.

2. Delegittimare l'Altro

Al contrario, quando delegittimiamo qualcuno, lo trattiamo come se non fosse importante o valido. Questo può avvenire anche se non lo diciamo apertamente. Potremmo ignorare le sue opinioni, sminuirlo o considerarlo meno meritevole di rispetto.
Esempio:Supponiamo che tu stia discutendo con un collega e, invece di ascoltare le sue idee, lo interrompi costantemente o fai commenti sarcastici. In questo modo, stai delegittimando la sua posizione e facendo apparire che le sue opinioni non contino nulla. Questo può creare conflitti e tensione.

Attraversiamo i Confini Relazionali

Nella vita quotidiana, ci muoviamo costantemente tra queste due modalità. A volte, possiamo riconoscere e rispettare gli altri, mentre in altre occasioni potremmo cadere nella trappola di delegittimarli, anche senza rendercene conto.
Esempio Quotidiano:Immagina di essere in una riunione con i tuoi amici per decidere dove andare a cena. Se ascolti le opinioni di tutti e cerchi un compromesso, stai assumendo gli altri come legittimi. Se, invece, decidi unilateralmente dove andare e ignori i desideri degli altri, stai delegittimandoli.

Conclusione

Riconoscere come ci relazioniamo con gli altri è fondamentale. Assumere gli altri come legittimi promuove relazioni positive, mentre delegittimarli può portare a conflitti e incomprensioni. È importante essere consapevoli di questi dinamismi nelle nostre interazioni quotidiane per migliorare le nostre relazioni.
Antonio Bruno

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