"Il Prezzo della Felicità"
"Il Prezzo della Felicità"
Troppa felicità fa paura, vero? Come diceva Longanesi, "vissero infelici perché costava di meno". Così tanti, sì, così tanti, han passato la vita a risparmiare su se stessi, pur di non concedersi un po’ di quell’ebbrezza che chiamano felicità. È che noi l’abbiamo capito: la felicità è un lusso. Come il coraggio, come le passioni, è il bene più caro, la merce più preziosa. È una follia che ha un prezzo.
E la passione, quella, la paghi sempre a rate di errori. Ma non è forse così giusto sbagliare quando quegli errori ti portano a sfiorare il cielo? L’amore, il coraggio, le grandi passioni, sono lì per farti inciampare, sono lì per trasformarti in una tempesta. Ti fanno scivolare oltre il bordo, e tu, tu ci caschi. È giusto cascarci, perché il cuore sa: non esiste grandezza senza lo strappo, senza la vertigine.
Quante volte, in amore, hai visto già il finale, sai già il conto, sai perfino che quella persona ti porterà dritto a smarrirti, eppure… eppure, non ce la fai. Non puoi voltare le spalle a una magia che ti chiama per nome. Non ce la fai a dire di no, a dire basta. Così, ti lasci andare, come un naufrago che sceglie la tempesta perché ha troppo desiderio d’infinito.
E sai che sbagliare, alla fine, è un dono: perché ogni passo falso, ogni curva cieca, è un frammento di verità che ci avvicina alla vita. E allora, ci si butta, ci si lascia bruciare, perché vivere a metà è solo un altro modo di spegnersi.
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