Speriamo che sia femmina: una donna al potere può comportarsi in modo radicalmente diverso rispetto a un uomo?
Intervista al Dott. Antonio Bruno: una donna al potere può comportarsi in modo radicalmente diverso rispetto a un uomo?
Intervistatore: Buongiorno, Dott. Bruno. Recentemente si è
discusso molto del comportamento dei leader politici, in particolare di Giorgia
Meloni ed Elly Schlein. Qual è la sua opinione sulla loro condotta rispetto a
quella dei loro predecessori maschili?
Dott. Antonio Bruno: Buongiorno. Credo che sia importante
notare che la cultura patriarcale permea ancora profondamente la nostra
società, e questo si riflette anche nelle dinamiche politiche. Meloni e
Schlein, pur avendo stili e approcci diversi, tendono a replicare modelli
comportamentali già visti in uomini come Silvio Berlusconi e Romano Prodi. In
fondo, il potere sembra agire come un’uniforme, che sia indossata da un uomo o
da una donna.
Intervistatore: Potrebbe fornire esempi concreti di come
questi comportamenti si manifestano?
Dott. Bruno: Certamente. Prendiamo ad esempio il modo in
cui Elly Schlein ha gestito la leadership del Partito Democratico. È stata
descritta come "spietata e dotata di rara astuzia", capace di
eliminare politicamente avversari all'interno del suo partito. Questo ricorda
molto le manovre di Berlusconi, che ha spesso rimosso i suoi rivali per
consolidare il potere. La differenza di genere qui è minima: entrambi si
muovono nello stesso ambiente competitivo e usano strumenti simili.
Intervistatore: Quindi, secondo lei, non c’è una differenza
sostanziale nei comportamenti tra uomini e donne in politica?
Dott. Bruno: Esattamente. Prendiamo in considerazione la
strategia di Elly di candidare notabili e imbarcarli su un charter per
Bruxelles, come ha fatto recentemente con figure come Nicola Zingaretti e Antonio
De caro. Questo tipo di manovra strategica non è lontana da quelle che abbiamo
visto fare a uomini in posizioni di potere. La competizione è al centro della
politica, e sia Meloni che Schlein sembrano voler dimostrare di essere all'altezza
dei loro predecessori, anche a costo di adottare le stesse pratiche.
Intervistatore: Ci sono anche altre figure nel panorama
politico che esemplificano questa continuità?
Dott. Bruno: Sì, c'è anche il caso di Andrea Orlando, che
ha mostrato un certo grado di competenza e esperienza, ma che è stato
emarginato per il timore che potesse costituire una minaccia. Questo accade in
tutti i partiti, indipendentemente dal genere dei leader. La paura del potere
altrui è un tema ricorrente. Così come Berlusconi e Prodi hanno cercato di
silenziare le voci critiche, lo stesso avviene ora in contesti come il Pd, dove
Schlein si sta assicurando di avere il controllo totale sulle decisioni.
Intervistatore: Come si inserisce la cultura patriarcale in
tutto questo?
Dott. Bruno: La cultura patriarcale gioca un ruolo cruciale
nel modo in cui il potere è esercitato e percepito. È interessante notare che
Elly Schlein, nonostante venga spesso vista come una figura progressista, sta
riproducendo dinamiche di potere tradizionali. La sua strategia di leadership è
simile a quella di Meloni, mostrando che, indipendentemente dal sesso, le
modalità di esercizio del potere sono simili. In fondo, è la stessa struttura
di potere patriarcale che continua a influenzare i comportamenti, nonostante le
differenze apparenti.
Intervistatore: Quindi possiamo concludere che il
cambiamento di genere nella leadership politica non ha portato a un cambiamento
sostanziale nelle dinamiche di potere?
Dott. Bruno: Esattamente. L'idea che una donna al potere
possa comportarsi in modo radicalmente diverso rispetto a un uomo è
un’illusione. Le dinamiche di competizione, controllo e eliminazione dei rivali
rimangono le stesse. Le due leader, pur nella loro diversità, incarnano un
modello di comportamento che è intrinsecamente legato alla cultura patriarcale.
Se vogliamo un cambiamento autentico, dobbiamo prima mettere in discussione e
trasformare queste strutture di potere.
Intervistatore: La ringrazio, Dott. Bruno, per la sua
analisi. È stato molto illuminante.
Dott. Bruno: Grazie a lei per l’opportunità di discutere
questi temi fondamentali.
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