Intervista al Dott. Antonio Bruno: Il Pensiero di Humberto Maturana e l'ontologia dei sistemi viventi

 


Intervista al Dott. Antonio Bruno: Il Pensiero di Humberto Maturana e l'ontologia dei sistemi viventi

Intervistatore: Buongiorno, Dott. Antonio Bruno. Oggi vorremmo approfondire con lei alcuni aspetti della visione ontologica di Humberto Maturana, in particolare per quanto riguarda il suo approccio ai sistemi viventi e all'informazione. Cominciamo da una domanda fondamentale: cosa distingue la concezione di Maturana rispetto a quella di altri epistemologi, come Gregory Bateson?

Dott. Antonio Bruno: Buongiorno a voi. Maturana ha elaborato un contributo davvero unico all'epistemologia dei sistemi viventi. In particolare, ha fornito una risposta a due quesiti fondamentali: cosa avviene nel fenomeno della percezione e che cos’è l’organizzazione del vivente. La sua intuizione più profonda è stata vedere che questi due fenomeni, cognizione e funzionamento del sistema vivente, sono in realtà lo stesso processo. Per Maturana, vivere e conoscere coincidono. Questa equazione tra cognizione e vita è un caposaldo della sua ontologia, che differisce da quella di Bateson, pur avendo punti in comune.

Intervistatore: In che modo Maturana definisce la cognizione come fenomeno biologico e come si lega alla vita?

Dott. Antonio Bruno: Maturana sostiene che la cognizione è un fenomeno intrinsecamente biologico e può essere compreso solo in questi termini. Ogni entità vivente, sia che possieda un sistema nervoso o meno, è un sistema cognitivo. In altre parole, per lui, vivere equivale a conoscere, e conoscere equivale a vivere. Non si tratta solo di un'affermazione filosofica, ma di una prospettiva radicale sulla natura della vita: l’intero processo vitale è un processo cognitivo. Questo implica che ogni organismo, nel suo vivere, sta costantemente “conoscendo” il mondo attraverso le proprie interazioni con esso.

Intervistatore: È interessante notare come Maturana arrivi a questa visione dell'organismo come sistema chiuso. Cosa significa che un sistema vivente è "chiuso" dal punto di vista organizzativo?

Dott. Antonio Bruno: Sì, esatto. Maturana descrive i sistemi viventi come autonomi e organizzativamente chiusi, non in senso termodinamico, ma dal punto di vista strutturale. Ciò significa che un sistema vivente mantiene la propria individualità e autoregolazione attraverso una circolarità che deve preservare per continuare a esistere come tale. Questo è fondamentale: l'organizzazione di un sistema vivente è circolare e autosufficiente. Le interazioni con l'ambiente non determinano il comportamento del sistema, perché è la struttura interna del sistema a stabilire come esso reagisce. Questo principio è alla base dell’autonomia dei sistemi viventi.

Intervistatore: Una delle affermazioni più provocatorie di Maturana riguarda la negazione dell’esistenza dell’informazione. Può spiegarci meglio il suo punto di vista?

Dott. Antonio Bruno: Certamente. Per Maturana, l’informazione, così come la concepiamo comunemente, non esiste. Questa è una posizione che lo distingue nettamente da Bateson. Mentre Bateson definisce l'informazione come "una differenza che crea una differenza", Maturana ribalta completamente questo concetto. Egli sostiene che i sistemi viventi non ricevono informazioni dall’esterno, perché il comportamento di un sistema non è determinato dall’informazione, ma dalla sua struttura interna. In altre parole, l'informazione non ha un'esistenza oggettiva. Non c'è una trasmissione di un contenuto che prescrive il comportamento di un organismo: l'organismo stesso, attraverso la sua organizzazione, definisce e interpreta qualsiasi interazione. Questo significa che due persone diverse, ad esempio, possono percepire lo stesso "input" in modi completamente diversi.

Intervistatore: Questo concetto sembra sfidare molte delle nostre convinzioni su comunicazione e apprendimento. Come Maturana affronta il concetto di comunicazione tra organismi?

Dott. Antonio Bruno: Maturana afferma che la comunicazione non è informativa. Questo può sembrare controintuitivo, perché siamo abituati a pensare alla comunicazione come un processo di trasmissione di informazioni. Tuttavia, secondo Maturana, ogni cambiamento che un organismo subisce è determinato dalla sua propria organizzazione, non dall'interazione con un altro organismo. Questo non vuol dire che non esistano interazioni tra gli esseri viventi, ma che tali interazioni non "prescrivono" il comportamento. La cosiddetta "informazione" non è un qualcosa che possiamo considerare oggettivo; è piuttosto un'interazione osservabile che viene interpretata dall’organismo secondo la sua struttura interna.

Intervistatore: Quali sono, quindi, le implicazioni di questa teoria per la nostra comprensione della realtà e del mondo dei sistemi viventi?

Dott. Antonio Bruno: Le implicazioni sono profonde. Se accettiamo la visione di Maturana, dobbiamo rivedere molti dei concetti su cui basiamo la nostra comprensione della comunicazione, della cognizione e della conoscenza. Non possiamo più pensare alla conoscenza come a qualcosa che si trasmette da un soggetto all'altro, ma piuttosto come qualcosa che ogni essere vivente costruisce autonomamente. In un certo senso, Maturana ci invita a considerare la realtà come qualcosa che ognuno di noi "costruisce" attraverso le proprie interazioni. Questa prospettiva ha implicazioni non solo per la biologia e l'epistemologia, ma anche per campi come la psicologia, l'educazione e la filosofia.

Intervistatore: Un'ultima domanda: in cosa Maturana differisce maggiormente da Bateson?

Dott. Antonio Bruno: La differenza principale risiede proprio nel concetto di informazione. Maturana nega che l'informazione esista come qualcosa di esterno e oggettivo, mentre Bateson la pone al centro della sua epistemologia. Bateson vede l’informazione come il motore delle differenze nei sistemi viventi, ma per Maturana, la differenza risiede sempre all'interno del sistema stesso, che decide autonomamente come comportarsi. Entrambi, tuttavia, hanno un'influenza enorme sull'epistemologia dei sistemi viventi, ma lo fanno partendo da presupposti molto diversi.

Intervistatore: Grazie mille, Dott. Bruno, per queste preziose spiegazioni. Il pensiero di Maturana è davvero affascinante e ci ha dato molto su cui riflettere.

Dott. Antonio Bruno: Grazie a voi. È sempre un piacere discutere di argomenti così profondi e stimolanti!

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