Il rumore del silenzio
Il rumore del silenzio
Non so dove cercarti, dove mandare parole che ti raggiungano davvero. Vorrei solo dirti che mi manchi, e che ogni volta che provo a parlarti, è come se rispondessi a un'eco di noi. Un replay, sempre lo stesso, che torna indietro. Ti manco?
Mi manchi tu, mi mancano le tue mani, i tuoi baci. Le tue carezze che scivolavano su di me come il tempo, che sembrava non finire mai. Mi mancano i tuoi occhi, capaci di guardarmi fino in fondo, e tutto il calore che trovavo in essi. Non è vero che nel tuo cuore non c'è più posto per me, non puoi dirmi questo. Sai che non è così.
Ma adesso, ora che siamo su strade diverse, resta quel pensiero: nonostante tutto, rimani un segno indelebile. Non c'è modo di cancellare ciò che siamo stati, quello che abbiamo vissuto insieme. Ricordo ogni istante, ogni parola. Non eri solo una persona, eri tutto. Eri il mio rifugio, il mio silenzio dopo la tempesta, il cuscino su cui appoggiavo i sogni la notte, dove trovavo pace.
Ma forse è così che doveva andare. Ora mi ignori, passi oltre senza vedermi. Mi chiedo perché. Perché tutto è svanito così, nel nulla? Lo penso spesso, cerco risposte, ma non ne trovo nessuna che mi convinca. Noi che eravamo una cosa sola, inseparabili, eppure qui, ora, divisi.
Eppure… mi manchi. Sì, mi manchi ancora.
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