La cultura esclusiva e competitiva: una riflessione attraverso il pensiero di Humberto Maturana


 La cultura esclusiva e competitiva: una riflessione attraverso il pensiero di Humberto Maturana

di Antonio Bruno

Humberto Maturana, biologo e filosofo cileno, ha dedicato gran parte della sua carriera a comprendere il comportamento umano e la costruzione sociale attraverso il concetto di "autopoiesi" e di "co-esistenza". Un aspetto centrale della sua riflessione riguarda il modo in cui gli esseri umani vivono insieme e costruiscono la loro realtà sociale. Maturana sottolinea che la nostra appartenenza a una "cultura esclusiva e competitiva" è ciò che più di ogni altra cosa richiede un cambiamento profondo.

Secondo Maturana, "apparteniamo a una cultura esclusiva e competitiva, ed è questo che dobbiamo cambiare" . In questa affermazione, egli pone in evidenza che la competizione e l'esclusione sono alla base della maggior parte dei conflitti e delle disuguaglianze sociali che affliggono le nostre società moderne. Questo approccio ha profonde implicazioni, soprattutto in contesti come il conflitto israelo-palestinese, dove il tema dell'esclusione è particolarmente sentito.

La discriminazione e la costruzione di realtà

La discriminazione è uno dei temi centrali in questo contesto. Maturana sottolinea che "la discriminazione è giustificata in argomentazioni razionali con premesse accettate in base alle emozioni". Ciò significa che spesso giustifichiamo le nostre azioni discriminatorie basandoci su emozioni profonde e su narrativa culturale, che sono accettate senza una reale riflessione critica. In un contesto come quello del conflitto israelo-palestinese, questo processo di giustificazione può risultare particolarmente dannoso. Tutto ciò in maniera tale da alimentare una spirale di rischio e di esclusione reciproca.

In un suo famoso passaggio, Maturana afferma: "Quando parliamo di inclusione, parliamo di discriminazione. Se vogliamo l'inclusione, possiamo chiederci: cosa stiamo facendo di discriminante per cui di conseguenza dobbiamo includere?" . Questo invito a riflettere sul perché escludiamo è fondamentale per comprendere come possiamo avviare un cambiamento culturale che sia basato sul rispetto e l'accettazione dell'altro.

Amore e rispetto come strumenti di cambiamento

Per Maturana, il cambiamento non può avvenire senza amore e rispetto. Egli scrive: "L'amore è legato al rispetto e allo stesso tempo permette di ampliare la nostra prospettiva, affinché l'altro appaia nella sua legittimità" . Questo implica che solo attraverso un atto di amore, inteso come rispetto profondo dell'altro nella sua differenza e unicità, possiamo iniziare a costruire una cultura inclusiva.

In questo senso, l'amore e il rispetto non sono concetti astratti, ma pratiche quotidiane che ci permettono di superare le dinamiche competitive e discriminatorie. Senza amore e rispetto, non c'è apertura all'altro, non c'è vera coesistenza. In un contesto come quello del conflitto israelo-palestinese, dove la discriminazione e l'esclusione sono alimentate da decenni di conflitto, questo approccio può offrire una via alternativa per la costruzione di una convivenza pacifica.

La trasformazione attraverso la conversazione

Un altro tema fondamentale nel pensiero di Maturana è il potere trasformativo delle conversazioni. Egli sostenendo che "le conversazioni sono una trasformazione nella convivenza, in cui tutti quelli che vi prendono parte si trasformano" . In altre parole, attraverso il dialogo, possiamo cambiare non solo le nostre prospettive individuali, ma anche il modo in cui conviviamo con gli altri.

Questo aspetto diventa particolarmente rilevante in un contesto globale in cui i media e le conversazioni pubbliche spesso alimentano divisioni e polarizzazioni. Come osservato da critiche le conversazioni pubbliche e mediatiche sull'attuale conflitto israelo-palestinese tendono a escludere determinate narrazioni o a giustificare posizioni estreme, spesso senza alcuna riflessione critica. La sfida, quindi, è quella di aprire spazi di dialogo in cui sia possibile ascoltare veramente l'altro, senza pregiudizi o giustificazioni preconfezionate.

Conclusione: un invito al cambiamento

In conclusione, seguendo la riflessione di Maturana, dobbiamo chiederci non solo come possiamo includere israeliani e palestinesi in una discussione di pace, ma anche perché e come stiamo escludendo e discriminando. Il cambiamento che Maturana propone non è solo un cambiamento nelle politiche o nelle leggi, ma un cambiamento profondo nella nostra cultura e nel modo in cui viviamo le nostre relazioni quotidiane. Solo attraverso l'amore, il rispetto e la conversazione possiamo costruire una cultura inclusiva e conviviale che sia in grado di superare la competizione e l'esclusione che oggi caratterizzano la nostra società.


Fonti:

  1. Humberto Maturana, L'albero della conoscenza , 1984.
  2. Humberto Maturana, intervista su Conversaciones en acción , 1990.
  3. Humberto Maturana, Amore e gioco , 1991.
  4. Humberto Maturana, La realidad: ¿objetiva o construida? , 1997.

 


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