Riflessioni sul Mutualismo e la Cooperazione nel Contesto Sociale Italiano

 


Riflessioni sul Mutualismo e la Cooperazione nel Contesto Sociale Italiano

di Antonio Bruno

Nell'attuale scenario italiano, si delineano dinamiche profonde che si muovono in un tessuto sociale apparentemente anestetizzato. Sotto la superficie di un crescente individualismo, emerge una forte aspirazione verso nuove forme di condivisione, cooperazione e collaborazione. In questo contesto, la nostra comprensione della società deve tener conto di un paradosso intrinseco: più il tessuto sociale si concentra su dimensioni egocentriche, più cresce, in contraltare, il bisogno di relazioni significative e di mutuo sostegno.

Humberto Maturana, biologo e filosofo, affermava che «l'essere umano è un essere sociale che vive nella connessione con gli altri» (Maturana, 1994). Queste parole risuonano nel recente studio condotto da Fragilitalia, che ha evidenziato come il 78% degli italiani percepisca l'urgenza di accentuare le forme di cooperazione, in crescita rispetto al 70% del 2021. Allo stesso modo, il bisogno di condivisione è aumentato dal dal 69% al 76% nello stesso periodo, e il mutualismo ha registrato un notevole incremento, passando dal 61% al 73%. Queste cifre non sono solo statistiche, ma riflettono una necessità profonda di costruire legami, di sentirsi parte di un tutto.

Mutualismo: Fondamento delle Relazioni Sociali

L'antropologo David Graeber ha sottolineato che «il mutualismo è il fondamento di tutte le relazioni sociali umane e della moralità stessa» (Graeber, 2011). In questo contesto, il mutualismo viene visto non solo come un valore, ma come un vero e proprio imperativo sociale. Per il 45% degli italiani, esso rappresenta assistenza e aiuto reciproco, e per il 27% è inteso come un patto tra persone per condividere benefici e vantaggi. Questo dato suggerisce un bisogno di costruire comunità resilienti, in grado di affrontare le sfide attuali e future.

La scrittrice e attivista Bell Hooks, da parte sua, evidenziava che «la solidarietà non è un atto di carità, ma un atto di mutuo riconoscimento e supporto» (hooks, 2000). Questo richiamo alla solidarietà ci porta a riflettere su come le relazioni sociali deveno essere orientati non solo all'assistenza, ma anche alla creazione di spazi di riconoscimento reciproco.

Un futuro economico sostenibile

In termini economici, il desiderio di nuove forme di cooperazione si traduce in un crescente supporto per le imprese cooperative. Oggi, l'80% degli italiani ritiene fondamentale far crescere il ruolo delle cooperative nell'economia, un dato in crescita rispetto al 74% del 2021. Questo cambiamento di paradigma è particolarmente evidente tra i giovani sotto i 35 anni e il ceto medio, dove le percentuali superano l'84%.

Questa attrazione per il mutualismo e le cooperative è corroborata da una crescente sfiducia nel confronto delle imprese capitalistiche. La fiducia nelle cooperative è salita dal 57% al 64% nell'ultimo triennio, mentre quella nelle imprese for profit è rimasta ferma al 46%. Qui, possiamo vedere come il desiderio di relazioni economiche più giuste e collaborativa sta prendendo piede in una società che sta ripensando il proprio futuro.

Riconoscimento e Giustizia Sociale

Infine, è interessante notare come i gruppi sociali che manifestano una sfiducia verso il capitalismo a scopo di lucro siano per lo più rappresentati da ceti popolari, oltre cinquantenni e appartenenti al ceto medio basso, categorie che hanno vissuto in prima persona i fallimenti delle politiche neo-liberiste . Questo quadro invita a riflettere su una visione più ampia della giustizia sociale, come quella espressa da Pierre-Joseph Proudhon, che nel XIX secolo affermava: «la reciprocità è la formula della giustizia» (Proudhon, 1840).

In conclusione, il mutualismo non è più un concetto obsoleto, ma si presenta come una risposta cruciale alle sfide contemporanee. In un mondo sempre più interconnesso e individualistico, il riconoscimento dell'importanza del mutuo supporto emerge come un elemento chiave per costruire società più eque e sostenibili. Come ci ricorda Maturana, le nostre relazioni non solo risalgono chi siamo, ma determinano anche il futuro che desideriamo costruire insieme.

Bibliografia

  • Graeber, D. (2011). Debito: i primi 5.000 anni . Melville House.

  • hooks, b. (2000). Tutto sull'amore: nuove visioni . William Morrow.

  • Maturana, HR (1994). La biologia del linguaggio: l'epistemologia della realtà . In Lingua, cervello e comportamento .

  • Proudhon, P.-J. (1840). Che cosa è la proprietà?

  • https://areastudi.legacoop.coop/report/ .


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