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Visualizzazione dei post da novembre, 2024

"Il fazzoletto e lo smartphone: storia di donne"

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  "Il fazzoletto e lo smartphone: storia di donne" di Antonio Bruno Stamattina guardavo vecchie foto di famiglia e mi sono ritrovato a pensare alle donne di una volta. Non quelle patinate delle riviste, ma quelle vere. Quelle che adesso chiamerebbero vintage, ma che allora era semplicemente vita. Le ricordo con quel fazzoletto in testa che copriva i capelli bianchi, come un mantello di saggezza. Rughe che raccontavano storie più profonde di qualsiasi romanzo. Labbra che si stringevano, quasi avessero ancora il sapore di una vita intera. Oggi le donne sono diverse. Hanno smartphone invece dei fazzoletti, trucco invece delle rughe. Vestono di marca, non più giacche scure. Scarpe firmate al posto degli scarponi comodi. Tutto sembra più veloce, più patinato. Ma c'è qualcosa che non cambia. Lo sguardo. Quello è sempre lo stesso. Nei loro occhi c'è ancora quella forza. Quella determinazione che vedevo negli occhi di mia nonna quando sistemava i bottoni del suo vestito. Le ...

Verso un Nuovo Modello di Convivenza Sociale

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  Verso un Nuovo Modello di Convivenza Sociale Da sempre la competizione politica ha caratterizzato tanto i rapporti tra gli alleati di governo quanto quelli tra i partiti di opposizione. Trent’anni fa, Umberto Bossi fece cadere il primo governo Berlusconi con il celebre “ribaltone”, frutto di manovre politiche tra leader di schieramenti opposti. Oggi, le dinamiche sono simili, ma a parti invertite: mentre Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia e premier, mantiene il controllo della maggioranza, tensioni emergono tra Matteo Salvini e Antonio Tajani, entrambi con ruoli chiave nel governo, ma con obiettivi talvolta divergenti. Parallelamente, nel campo dell’opposizione, il Partito Democratico guidato da Elly Schlein tenta di costruire una strategia unitaria, ma si scontra con un Movimento 5 Stelle sempre più isolato e incline alla rivalità interna piuttosto che alla collaborazione. Questa competizione perpetua – sia dentro che fuori il governo – porta a una stagnazione politica:...

La forza della collaborazione e del linguaggio

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  La forza della collaborazione e del linguaggio Immagina di giocare una partita di calcio. Se ogni giocatore pensa solo a vincere da solo, senza collaborare con gli altri, cosa succede? Probabilmente la squadra perde, giusto? Questo è un po' quello che accade quando ci concentriamo solo su “noi” e “loro”, creando divisioni invece di lavorare insieme. Secondo lo scienziato cileno Humberto Maturana, la collaborazione è fondamentale per vivere bene e costruire un mondo migliore. Collaborare, non dividere Maturana dice che il vero problema non è chi comanda, ma la mancanza di collaborazione. Quando ci dividiamo in gruppi opposti, iniziamo a fidarci sempre meno degli altri. Questo crea conflitti, come in una squadra dove i giocatori non passano la palla e litigano invece di giocare insieme. Il potere del linguaggio e delle emozioni Un altro punto importante è che tutto ciò che facciamo come esseri umani accade attraverso il linguaggio. Parlare non è solo uno strumento per scambiare inf...

Le Pittule della Provincia di Lecce

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Le Pittule della Provincia di Lecce Le pittule, conosciute anche come "pettole" in altre regioni d’Italia, sono frittelle di pasta lievitata tipiche del Salento. Questo piatto rappresenta un simbolo della tradizione culinaria locale, in grado di evocare feste, convivialità e un legame profondo con il territorio. La loro preparazione e il consumo sono strettamente legati a ricorrenze specifiche come l’Immacolata Concezione (8 dicembre) e San Martino (11 novembre), ma oggi vengono gustate tutto l’anno, grazie alla loro versatilità e semplicità. Origine e Diffusione Le pittule hanno origini antiche e popolari. La leggenda narra che siano nate per caso, quando una massaia lasciò fermentare troppo l’impasto del pane e decise di friggerlo invece di buttarlo. Questo piatto, originariamente consumato solo durante il periodo natalizio, si è poi diffuso in altre occasioni e regioni, con varianti che riflettono le tradizioni culinarie locali. In Puglia centrale, si trovano sotto il nome...

Il dialetto salentino e l’Immacolata: parole e proverbi di una tradizione viva

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  Il dialetto salentino e l’Immacolata: parole e proverbi di una tradizione viva Il Salento, terra ricca di storia e cultura, si distingue per il suo dialetto vivace e melodico, intriso di antiche radici greche e latine. La festività dell’Immacolata Concezione, celebrata l’8 dicembre, è un momento carico di spiritualità e tradizioni popolari, tramandate anche attraverso espressioni dialettali e proverbi che riflettono il senso comunitario e religioso di questo giorno speciale. Termini tipici legati alla festività dell’Immacolata "Lu primu furnu" Nel Salento, l’Immacolata segna l’inizio delle preparazioni culinarie natalizie. “Lu primu furnu” si riferisce al primo impasto di pane, biscotti o dolci natalizi che viene infornato in questi giorni. Le famiglie si riuniscono per preparare prelibatezze come le “pittule” , frittelle morbide spesso condite con baccalà, cavolfiori o miele. Pittule : il termine deriva dal latino pictilia , che significa "piccolo pezzo di pasta model...

Vigilia dell’Immacolata: tradizioni e sapori salentini

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  Vigilia dell’Immacolata: tradizioni e sapori salentini In Salento, l’8 dicembre non è solo il giorno dell’Immacolata, ma l’apice di una celebrazione che inizia già il 7 dicembre, una vigilia che intreccia fede, cultura e sapori autentici. Questa tradizione, che affonda le sue radici nella storia e nella devozione popolare, si riflette in una cucina che rispetta riti antichi e valorizza i prodotti del territorio. Il digiuno e le pietanze della Vigilia Il giorno della Vigilia è segnato dal rispetto delle regole del digiuno religioso, con l’astensione totale dal cibo fino a mezzogiorno e l’esclusione della carne per tutta la giornata. Ciò non toglie che la tavola si arricchisca di piatti semplici ma iconici: Le pittule : fragranti e leggere, queste palline di pasta lievitata fritte in olio caldo sono un simbolo della convivialità salentina. Possono essere gustate semplici o arricchite con tonno, cavolfiori o condimenti alla pizzaiola. La puccia : il pane della tradizione, considerat...

Le Tradizioni dell’Immacolata Concezione nella Terra d’Otranto: Processioni, Luci e Simbolismo Popolare

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    La statua dell'Immacolata è ora custodita nel Museo Diocesano , poiché al suo posto nel 1954 il vescovo Francesco Minerva fece collocare una statua lignea dell'Immacolata opera di Giuseppe Stuflesser di Ortisei, benedetta da Pio XII il 20 dicembre 1953 e peregrinante per le parrocchie della diocesi negli anni mariani 1954 e 1979. Le Tradizioni dell’Immacolata Concezione nella Terra d’Otranto: Processioni, Luci e Simbolismo Popolare Ricerche di Antonio Bruno La celebrazione dell’Immacolata Concezione nella Terra d’Otranto presenta diverse tradizioni che, sebbene non identiche a quelle siciliane, mostrano una forte devozione popolare e rituali peculiari, specialmente tra il XVII e il XVIII secolo. Ecco alcune pratiche documentate, con riferimenti cronologici e bibliografici: Pratiche e tradizioni legate all’Immacolata Concezione in Terra d’Otranto Processioni e Illuminazioni Barocche (XVIII secolo) A Nardò, la celebrazione dell’Immacolata era al centro...

“Ha ragione Humberto Maturana: in fondo, tutto ciò che vogliamo è essere visti.”

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  “Ha ragione Humberto Maturana: in fondo, tutto ciò che vogliamo è essere visti.” Siamo il prodotto di milioni di anni di evoluzione che ci hanno resi esseri viventi con un bisogno fondamentale:  la presenza.  Abbiamo bisogno di essere visti, ascoltati, considerati. Senza quel piacere di sentirci parte di un gruppo, la vita perde di senso. Fa male. Pensa: i dolori più profondi che proviamo non sono fisici, sono culturali. Se ti chiedi dove “fa male” la tua vita, ti accorgerai che quel dolore non è nel corpo, ma negli spazi dove non sei visto. Dove vieni negato. Dove manca l’amore. Fa male non avere il rispetto dei colleghi, dei vicini, della famiglia o degli amici. Ciò che ci ferisce è l’assenza di riconoscimento. Perché? Perché il nostro bisogno di essere apprezzati è radicato nella storia della nostra specie. È grazie a questo che siamo qui oggi. Dietro ogni gesto umano, anche il più appariscente – che sia comprare una macchina costosa, un jet privato o costruire un pa...

Scegliere: il potere delle nostre decisioni

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  Scegliere: il potere delle nostre decisioni Di Antonio Bruno Immagina di trovarti in un negozio di gelati. Ci sono tanti gusti: fragola, cioccolato, vaniglia, limone... Quale scegli? Magari decidi subito il tuo preferito, oppure ci pensi un po’, chiedi consigli agli amici, o ti lasci guidare dall’umore del momento. Forse non ci hai mai pensato, ma ogni giorno la tua vita è piena di scelte, alcune semplici come scegliere un gusto di gelato, altre più difficili, come decidere come comportarti con in ufficio o con un familiare. Ma cosa vuol dire davvero scegliere ? Significa decidere tra possibilità diverse, ma è anche un modo per costruire la nostra vita. Ogni scelta che facciamo, piccola o grande, contribuisce a creare chi siamo e come viviamo nel mondo. C’è un pensatore molto interessante, Humberto Maturana, che diceva che le nostre scelte non sono mai fatte in un vuoto. Le facciamo sempre in base a ciò che sappiamo, a ciò che sentiamo e a come vediamo il mondo. Secondo l...

La Comunità e il Natale: un richiamo alla partecipazione condivisa

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  Il bozzetto dell’architetto Daniele Buscicchio che anche quest’anno 2024 ha progettato il presepe artistico (anche se ha lasciato il Comune di Lecce perché andato in pensione, il sindaco Adriana Poli Bortone ha voluto che fosse lui ad occuparsene) La Comunità e il Natale: un richiamo alla partecipazione condivisa Di Antonio Bruno La descrizione di una Lecce natalizia affidata esclusivamente al Municipio, senza un diretto coinvolgimento della Comunità, evoca un tema più ampio: il progressivo distacco tra cittadinanza e partecipazione attiva agli spazi condivisi. Questo fenomeno richiama il concetto di senso di comunità teorizzato dal sociologo Ferdinand Tönnies nel suo classico Gemeinschaft und Gesellschaft (1887). Tönnies distingue tra Gemeinschaft (comunità), dove i legami sociali si basano su una reciproca appartenenza e cooperazione, e Gesellschaft (società), dominata da rapporti più formali e impersonali. Nella gestione del Natale, Lecce sembra scivolare verso una ...

L'Amore e la Crescita Interiore: Un'Analisi Psicologica della Capacità di Amare e del Ciclo Intergenerazionale

  Non sono stato amato e da li tutti i guai. Se non siamo stati amati (e questa è la norma) perché i genitori a loro volta non sono stati amati non possiamo amare. I genitori sono figli a loro volta e molto spesso rimangono figli a vita, e si può crescere solo se cresce l’anima. La capacità di amare Se siamo stati amati Possiamo amare se riusciamo a capire perché e come non siamo stati amati. Solo se amiamo noi stessi bambini,   il bambino che siamo stai, possiamo amare gli altri.  Valeria Tupini L'Amore e la Crescita Interiore: Un'Analisi Psicologica della Capacità di Amare e del Ciclo Intergenerazionale   La riflessione proposta da Valeria Tupini nel video in questione si inserisce in un contesto psicologico e filosofico di grande interesse, con particolare attenzione al legame tra amore, sviluppo personale e relazioni intergenerazionali. Il tema centrale è la capacità di amare e il modo in cui questa capacità sia influenzata dalle esperienze in...

Il filo rosso invisibile

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  Il filo rosso invisibile Il filo rosso è sottile, invisibile, ma c'è. Lo sentivano entrambi, anche quando facevano finta di non accorgersene. Era una presenza costante, silenziosa ma vibrante, che attraversava gli anni e i momenti della loro vita. 28 novembre 2007, 02:55. Pietro fissava lo schermo del computer, il cursore lampeggiava, ma le parole che aveva appena scritto lo fissavano indietro con la stessa intensità dei suoi pensieri. “Cara Isabella, eppure qualcosa deve esserci... non prendo sonno e non mi viene da andare a letto... eppure sono tranquillo, tutte le mie cose scorrono tranquillamente... lavoro con serenità e ricevo belle proposte... ma non ho sonno, ti penso, ti desidero... c'è qualcosa nell'aria che non so... che percepisco ma che non so spiegare...” Prese fiato. Ogni parola era vera, eppure sentiva che mancava qualcosa. “Non nei grandi, ma nei piccoli problemi è la catastrofe,” continuò a digitare, il flusso dei pensieri trasformato in lettere. “Corregg...