"Nel Silenzio delle Parole"

 


"Nel Silenzio delle Parole"

Giovanni ha 73 anni, eppure la sua vita non è mai stata così piena di domande. Non immaginava che sarebbe arrivato a scrivere in un'apposita sezione di un sito per persone della sua età, come se la sua vita sentimentale fosse un piccolo annuncio, una vetrina, uno di quei mondi paralleli che aveva sempre guardato con sospetto. Ma lo aveva fatto, in fondo, per una ragione semplice: la speranza. Una speranza che sua nipote, con dolce insistenza, gli aveva riposto dentro con le sue parole piene di fiducia, "Non aspettare, non fermarti."

C'è una certa imbarazzante verità nelle parole della giovane, come se le vecchie certezze potessero non bastare più a salvarlo da una vita che si era fatta troppo solitaria. Ma lui era un uomo che, fin da giovane, aveva dato poco peso alla solitudine. Si era sposato giovane, aveva amato, aveva avuto figli e, per qualche anno, tutto gli sembrava riempirsi di un suono dolce e familiare. Poi, quando sua moglie se n'era andata, tutto era diventato più sottile, come se una mano invisibile avesse tirato via un sipario di velluto e avesse mostrato il lato oscuro delle cose. La solitudine, certo, ma anche la possibilità di reinventarsi.

Così, si era messo a scrivere. A un certo punto, la sua mente aveva preso il volo verso luoghi lontani, l’idea che potesse esserci un altro amore, o almeno un'altra compagnia. Si era aperto, con pazienza, a quella nuova era tecnologica che sembrava chiedere il suo consenso, anche se non era mai stato un amante della tecnologia. Ma era stato il cuore di sua nipote a dargli l'impulso che gli serviva: "Prova, non perdere tempo, c'è tanto da scoprire."

Eppure, l'incertezza lo aveva sempre accompagnato nei primi passi. Giovanni aveva creato il suo profilo con una foto che non sapeva se fosse stata quella giusta. Un po' di titubanza, un po' di paura. Così, aveva scritto, "insegnante in pensione, amante della lettura e del cinema classico, delle passeggiate nei parchi." Poi si era fermato, aveva pensato a come sarebbe stato se davvero qualcuno avesse risposto. Quasi ridicolo, pensava, pensare che qualcuno potesse essere interessato a una storia come la sua.

Le risposte erano arrivate. Alcune gentili, altre meno. C'era chi cercava solo un’amicizia, chi sembrava più interessato a qualcosa di diverso, chi non rispondeva affatto. Giovanni si era ritrovato nel mezzo di un mondo che gli sembrava incomprensibile, come se le parole degli altri non riuscissero a trovare il giusto incastro con le sue. Non sapeva bene come muoversi, come adattarsi, come rispondere senza rischiare di dire la cosa sbagliata.

Nel frattempo, le sue mani tremavano mentre digitava, ma le sue parole, di tanto in tanto, si facevano più leggere, come se il peso dell'incertezza si fosse un po’ alleggerito. E un giorno, un messaggio diverso dagli altri arrivò. Una donna che, a sua volta, raccontava di una solitudine che non aveva mai chiesto. "Incontro persone che vogliono solo una chat", scriveva. "Ma io voglio qualcosa di più." Giovanni si era sentito chiamato, come se una parte di sé, quella vecchia e silenziosa, fosse stata tirata fuori dal suo guscio.

Nel suo cuore, qualcosa cominciò a muoversi. Non si trattava di un incontro miracoloso, ma di una promessa di compagnia. Giovanni sentiva che, a quell’età, i corpi non contano più tanto. La realtà di un incontro, quella che una volta lo avrebbe stordito, ora gli sembrava solo un dettaglio. Era la persona, l’intensità del legame che si costruisce nel silenzio delle parole, nelle piccole risposte e nei non detti.

Era un amore che, forse, non avrebbe avuto un corpo, ma che si sarebbe fatto di sguardi, di storie condivise e di risate che sarebbero arrivate piano, senza fretta. Un amore come quello che si trova nelle pieghe di una vecchia lettera, in una conversazione che non ha paura del tempo che passa. Giovanni non aveva più paura di provarci. Non più. E la vita, finalmente, gli sorrideva di nuovo, come un dolce, delicato ricordo di ciò che era stato, di ciò che avrebbe potuto essere.

Perché, in fondo, ogni amore è un incontro tra due mondi, e i mondi non smettono mai di incontrarsi, nemmeno quando sembra che le distanze siano incolmabili. E Giovanni aveva appena iniziato a percorrere quella nuova strada.

Antonio Bruno

 

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