Come funziona un essere vivente? La scoperta di un sistema sorprendente


 

Come funziona un essere vivente? La scoperta di un sistema sorprendente

di Antonio Bruno

Immagina di guardare un organismo vivente come una città in movimento, dove ogni parte lavora insieme per mantenere il tutto attivo e in equilibrio. Ora, se dovessi osservare più da vicino, potresti pensare che ogni pezzo di questa città faccia qualcosa di speciale per un motivo preciso, come una parte di una macchina. Ma è davvero così?

Un importante scienziato, che ha riflettuto molto su come funzionano gli esseri viventi, ha cercato di capire se fosse giusto descrivere gli esseri viventi come delle macchine, che compiono funzioni per un obiettivo preciso, oppure se ci fosse qualcosa di diverso. Si è accorto che molti scienziati, soprattutto quelli che lavorano sull'intelligenza artificiale, tendevano a vedere la biologia in modo simile a come si costruisce una macchina, cioè guardando solo la sua funzione. Tuttavia, questa visione, secondo lui, non spiegava completamente come davvero funzionano gli esseri viventi.

La "confusione" che ha cambiato la scienza

Quando questo scienziato spiegava la biologia agli studenti di medicina, cercava di evitare un errore comune: trattare gli esseri viventi come macchine con scopi fissi. Invece, voleva mostrare che gli esseri viventi sono qualcosa di più complesso, dove ogni parte interagisce con le altre in modo continuo, creando un sistema che si autoregola senza uno "scopo" predefinito. Non basta dire che il cuore pompa il sangue per mantenere vivo un corpo: bisogna capire come ogni parte del corpo lavora insieme, creando un "tutto" che non è semplicemente la somma delle sue parti.

La scoperta di una "rete vivente"

Poco dopo, mentre parlava con un altro scienziato, ebbe una grande intuizione. Stava disegnando un diagramma su una lavagna che mostrava come le proteine nel corpo umano si aiutano a vicenda per costruire e mantenere il DNA. In quel momento si rese conto che la vita non è un semplice flusso di energia o materia, ma una rete di trasformazioni molecolari che si autoalimenta. Ogni molecola che entra in questa rete viene trasformata, e poi essa stessa contribuisce a produrre altre molecole, creando un ciclo continuo.

Questa rete, che si "auto-produce", è ciò che definisce un essere vivente. Non è solo una collezione di parti che lavorano insieme, ma un sistema che si organizza in modo tale che ogni parte sia strettamente legata e dipenda dalle altre. È come una ruota che gira senza fermarsi, dove ogni pezzo è essenziale per mantenere la ruota in movimento.

Cosa rende un essere vivente "autonomo"?

Un altro aspetto interessante è che, a differenza delle macchine che noi costruiamo, gli esseri viventi sono "autonomi", cioè si auto-regolano. Non sono governati da una forza esterna, ma da una serie di interazioni interne che si influenzano continuamente. Ogni essere vivente è come un sistema che sa mantenersi in vita grazie a queste interazioni interne, senza bisogno di qualcuno che lo guidi. Questo concetto è diverso da quello delle macchine create dagli esseri umani, che funzionano per uno scopo esterno (come ad esempio un robot che deve costruire qualcosa).

Il ciclo di vita della vita

Questa idea di una "rete viva" ci aiuta a capire che la vita è un processo continuo. Ogni essere vivente è come una grande macchina che si auto-riproduce, riparando e mantenendo sé stessa, attraverso un ciclo continuo di trasformazioni. Le molecole che compongono un organismo non sono semplici "pezzi" che fanno un lavoro, ma partecipano a una danza continua, in cui tutte le parti si influenzano a vicenda.

In sintesi

In conclusione, un essere vivente non è una macchina che fa qualcosa con uno scopo preciso, ma un sistema complesso di molecole che interagiscono in modo continuo e che si auto-producono in un ciclo senza fine. Ogni organismo vivente è come una rete che si costruisce e si mantiene da sola, grazie all’interazione delle sue parti. Questa visione ci permette di vedere la vita come qualcosa di molto più dinamico e affascinante di quanto pensassimo.

Quindi, la prossima volta che guardi una pianta, un animale o anche te stesso, ricorda: non sei solo una "macchina biologica" che compie delle funzioni, ma un sistema vivente che si auto-organizza in un modo che è difficile persino da spiegare completamente. La vita è una rete di relazioni che non smette mai di evolversi e adattarsi, sempre in movimento!

A proposito i due scienziati che hanno scoperto tutto questo si chiamavano Humberto Maturana e Francisco Varela.

Antonio Bruno

Bibliografia

Humberto R. Maturana (Autore) Francisco J. Varela (Autore), Autopoiesi e cognizione. La realizzazione del vivente

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