Il potere, la sinistra e la crisi dei leader
Il potere, la sinistra e la crisi dei leader
di Antonio
Bruno
Viviamo in
una società segnata dal disagio nei confronti del potere, un sentimento che si
manifesta in modo netto soprattutto nella sinistra politica italiana. “Asfaltiamo
i leader perché proviamo disagio quando siamo costretti a essere ubbidienti e
sottomessi.” Questo disagio, spesso inconsapevole, deriva dalla nostra
storia politica e culturale, profondamente segnata dalla memoria delle
dittature e dalla paura dell’autoritarismo.
Ma c’è un
paradosso: questa stessa sinistra, che rigetta con forza la figura del leader
autoritario, fatica ad accettare anche quei leader che si presentano con una
visione, che riflettono, che offrono progetti solidi e innovativi. “Penso a
Fabrizio Barca, per esempio. Ha lavorato per anni su un progetto di
trasformazione sociale attraverso il suo Forum Diseguaglianze e Diversità.”
Il Forum Diseguaglianze e Diversità di Fabrizio Barca si è distinto per
proposte concrete per ridurre le disuguaglianze e migliorare la coesione
sociale, ma nonostante la qualità delle sue idee, il consenso nei suoi
confronti è sempre stato limitato perché? La risposta è radicata nella nostra
cultura. “Da noi, chi ha avuto il potere e poi è stato allontanato viene
guardato con sospetto.” Questa diffidenza non è infondata: il potere spesso
viene percepito come disumano, capace di corrompere anche i migliori. “Il
potere è disumano, e lo è per la ferocia con cui le donne e gli uomini lottano
per conquistarlo, escludendo gli altri.” Questa dinamica, intrinsecamente
competitiva, è ben documentata da studiosi del comportamento umano e della
politica, come Machiavelli, che vedeva nella lotta per il potere una realtà inevitabile.
Eppure,
parliamo di persone riflessive, di uomini che pensano, che elaborano, che
immaginano un’esistenza sociale diversa. “Bertinotti, come Barca, è un uomo
di visione. Eppure non è mai stato del tutto gradito al popolo della sinistra,
proprio come tanti altri leader che questa comunità ha asfaltato senza troppe
cerimonie, come fossero noccioline.” Fausto Bertinotti, ex segretario di
Rifondazione Comunista, è stato spesso criticato all’interno del suo stesso
schieramento per il suo stile intellettuale e la sua visione teorica, talvolta
percepiti come distanti dalle urgenze del popolo .
Forse,
allora, il problema non è culturale ma anche strutturale. Abbiamo
interiorizzato l’idea che il potere sia qualcosa di corrotto, qualcosa che non
può mai essere pienamente democratico. “Rifiutiamo i leader perché non
vogliamo sentirci sottomessi, perché non ci piace essere ubbidienti.”
Questo rifiuto ha radici profonde nella storia italiana, dove la sinistra ha
sempre temuto di avvicinarsi a modelli di leadership centralizzata per non
ripercorrere gli errori del passato fascista .
Ecco perché
penso che il nostro rifiuto non sia una semplice questione di politica, ma
qualcosa di più profondo, legato alla nostra identità. “Se vogliamo davvero
cambiare le cose, dobbiamo imparare a distinguere tra chi lotta per il potere
come fine a sé stesso e chi, invece, vuole usarlo per creare un futuro
migliore.” Le figure come Barca e Bertinotti ci mostrano che un’altra
leadership è possibile, basata sulla riflessione e sull’inclusione. Riconoscere
questo, però, richiede un cambiamento culturale profondo, che porti la sinistra
a superare le sue diffidenze storiche e a ricostruire la fiducia nei propri
leader.
Fonti
- Fabrizio Barca, Forum
Diseguaglianze e Diversità, analisi e proposte sulla riduzione delle
disuguaglianze (www.forumdisuguaglianzediversita.org).
- Intervista a Fabrizio Barca sul
ruolo della sinistra e il cambiamento sociale (La Repubblica,
2023).
- Niccolò Machiavelli, Il
Principe, capitoli sulla natura del potere e le lotte per ottenerlo.
- Hannah Arendt, La banalità
del male, riflessioni sull’autorità e la disumanizzazione nel potere.
- Fausto Bertinotti, interviste e
discorsi sulla crisi della sinistra (Il Manifesto, 2006-2022).
- L’eredità del fascismo nella
politica italiana: analisi storiche su leadership e diffidenza (Il
Mulino, 2020).
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