La Teoria Circolare di Maturana: Un Modo Diverso di Guardare alla Conoscenza

 


La Teoria Circolare di Maturana: Un Modo Diverso di Guardare alla Conoscenza

Immagina di trovarti in montagna, circondato da una fitta nebbia, mentre cammini lentamente senza vedere cosa c’è davanti o dietro. Metti un piede davanti all’altro, ma a un certo punto, dopo molto cammino, ti rendi conto che stai ripercorrendo le tue stesse orme. Questa esperienza descrive bene un’idea importante del biologo e filosofo cileno Humberto Maturana: la sua teoria della conoscenza è come un cerchio senza inizio e senza fine, in cui ogni passo è connesso a quello precedente, e in cui non c’è un punto di partenza preciso. Vediamo come funziona.

Che Cos’è una Teoria Circolare?

Maturana ha sviluppato una teoria della conoscenza e della vita che chiama circolare. In questa teoria, tutto è collegato: le nostre idee, le osservazioni e le esperienze non hanno un inizio o una fine, proprio come un cerchio. In pratica, questo significa che non si può chiedere "da dove inizia la conoscenza?" o "dov'è la base solida su cui appoggiarsi?" perché non esiste un vero punto di partenza.

L’Esempio del Cerchio e del Fondamento

Altri studiosi, come Gerhard Roth, hanno criticato la teoria di Maturana proprio perché non ha un inizio chiaro. Secondo Roth, tutte le teorie devono avere una base solida o un "fondamento" da cui partire. Lui crede che la conoscenza debba partire dall’osservazione di un mondo esterno, oggettivo, che possiamo studiare e analizzare. Ma Maturana non è d’accordo. Per lui, non possiamo conoscere un mondo esterno in modo assoluto e oggettivo, perché tutto ciò che sappiamo è sempre mediato da come osserviamo e distinguiamo le cose.

Per spiegare meglio, Roth dice che il nostro cervello e le nostre percezioni ci mostrano solo una parte della realtà e non la verità assoluta. La nostra mente costruisce una versione del mondo, e quindi non possiamo dire di conoscerlo davvero in modo totale. Maturana va ancora oltre: sostiene che chiedere di un “fondamento” è inutile, perché non possiamo vedere la realtà senza usare i nostri mezzi e le nostre interpretazioni. In altre parole, non possiamo togliere la “nebbia” dalle nostre percezioni, proprio come in montagna: non possiamo vedere chiaramente tutto il panorama, ma possiamo comunque camminare.

Coerenza e Verità: Come Possiamo Essere Sicuri di una Teoria?

Roth crede che la scienza dovrebbe cercare di avvicinarsi alla realtà oggettiva, anche se questa è inconoscibile. Secondo lui, la verità si trova nella coerenza, ovvero nel fatto che le idee e le spiegazioni non entrino in conflitto tra loro. Più una teoria è coerente, più possiamo considerarla affidabile. Anche Maturana concorda su questo punto: per lui, la coerenza è importante, perché una teoria funziona solo se le sue parti si tengono insieme senza contraddirsi. Ma Maturana sottolinea che la coerenza, da sola, non basta a garantire che una teoria sia “vera” o applicabile. Un esempio è la “monadologia” di Leibniz, un’idea coerente, ma che non ha trovato applicazioni pratiche.

Un’Eredità di Speranza: Un’Evoluzione Collaborativa

Infine, Maturana spera che le sue idee possano aiutare le persone a collaborare meglio. Crede che, se impariamo a vedere il mondo come un insieme di relazioni e interazioni, potremmo essere più rispettosi verso l’ambiente e verso gli altri esseri umani. Il suo sogno è quello di creare un mondo dove le persone trovino un consenso – un accordo condiviso – su come vivere e lavorare insieme per proteggere il pianeta.

Conclusione

La teoria di Maturana è una visione diversa del mondo, che ci invita a riflettere su come conosciamo e interpretiamo la realtà. Ci insegna che non esiste una verità assoluta o una base solida da cui partire, ma che possiamo costruire una visione coerente della realtà attraverso le nostre esperienze e osservazioni. E, soprattutto, ci invita a lavorare insieme per creare una cultura di collaborazione e rispetto per garantire un futuro migliore.

Antonio Bruno

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