Il Trionfo della Sinistra: Cronaca di un’Epifania Elettorale
Il Trionfo della Sinistra: Cronaca di un’Epifania Elettorale
Quando la sinistra vince, lo fa con stile. Non è solo una vittoria: è un evento raro e mistico, come l’apparizione di un unicorno in un supermercato o un politico che mantiene una promessa. In Emilia Romagna e Umbria, il trionfo è stato accolto con entusiasmo. Qualcuno ha esultato, qualcuno ha ballato, altri hanno semplicemente fissato lo schermo, chiedendosi se fosse un errore di conteggio o un episodio di “Candid Camera”.
Ci sono due correnti di pensiero su questa vittoria: chi la considera un segnale di rinascita e chi pensa che sia stata colpa del meteo. Dicono che la sinistra vince quando piove, ma questa volta non ha nemmeno dovuto aprire l’ombrello. Si è limitata a sorridere e dire: «Va bene, governare noi, grazie».
In Emilia Romagna, il candidato della sinistra ha conquistato cuori e voti promettendo una cosa rivoluzionaria: continuare a fare quello che già funzionava. Una strategia pericolosa, certo, ma sorprendentemente efficace. In Umbria, invece, la campagna è stata caratterizzata da slogan ispirati, come: “Perché no?” e “Meglio di così, cosa vi aspettavate?”.
Durante i festeggiamenti, una band suonava Bella ciao in versione samba. Gli elettori si stringevano la mano, dicendo: «Sapevo che ce l’avremmo fatta!» Anche quelli che avevano votato altro. Dopotutto, l’importante è partecipare.
Il trionfo della sinistra è un po’ come trovare un parcheggio in centro: un’eccezione che ti fa sentire incredibilmente fortunato, ma che sai già sarà difficile replicare. Per ora, però, lasciamoli gioire. Hanno vinto. E magari, chissà, riusciranno persino a governare. Oppure no. Anche quello è un risultato.
Antonio Bruno
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