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Visualizzazione dei post da settembre, 2024

Intervista al Dott. Antonio Bruno: Riflessioni sulla politica contemporanea, il potere e la leadership in Italia

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  Intervista al Dott. Antonio Bruno: Riflessioni sulla politica contemporanea, il potere e la leadership in Italia Intervistatore: Buongiorno Dott. Antonio Bruno, grazie per aver accettato di partecipare a questa intervista. Vorrei iniziare a chiederle un commento sull'articolo del Prof. Ernesto Galli della Loggia pubblicato oggi sul Corriere della Sera . L'articolo mette in discussione la strategia politica del governo di Giorgia Meloni e il concetto di fedeltà in politica. Lei sembra avere un punto di vista parzialmente diverso. Quali sono le sue riflessioni in merito? Dott. Antonio Bruno: Buongiorno, grazie a voi per l'opportunità di parlare di temi così importanti. Effettivamente, nell'articolo di Galli della Loggia si analizza il concetto di fedeltà politica e il modo in cui essa si inserisce nel contesto del governo Meloni. L'autore suggerisce che, per governare efficacemente, sia necessario circondarsi di persone competenti e non solo di fedelissimi. C

"Le strade che cambiano" (racconto)

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  "Le strade che cambiano" La prima volta che ho incontrato Silvia era una mattina qualunque, una di quelle in cui ti svegli e sai già come andrà la giornata: il solito caffè al bar, le stesse strade, le stesse facce. Lecce era bellissima, come sempre, con quel suo sole che ti bacia la pelle anche se non te ne accorgi, ma quel giorno c'era qualcosa nell'aria. Mi ricordo di aver pensato che forse avrei dovuto cambiare strada, prendere una svolta diversa dal solito. Era una di quelle frasi che ti vengono in mente quando ti senti intrappolato in una routine che, a un certo punto, smette di darti piacere. Se non cambi mai strada, ti condurrai sempre negli stessi posti, dicevo tra me e me. E io non volevo più essere un esperto di abitudini. Silvia era lì, davanti alla Basilica di Santa Croce, seduta su una panchina, con gli occhi puntati verso un punto lontano, oltre la piazza. Forse guardava l'orizzonte, o forse no. Ma c'era qualcosa in lei che mi attirava, co

Intervista al Dott. Antonio Bruno sulla nostra cultura attuale

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  Intervista al Dott. Antonio Bruno sulla nostra cultura attuale Intervistatore : Dott. Bruno, nel suo pensiero emerge una forte critica verso la cultura attuale, fortemente focalizzata sullo sviluppo tecnologico, la competizione e il controllo. Può spiegarci in che modo questo genera dolore e sofferenza nelle relazioni umane? Dott. Antonio Bruno : Viviamo in una cultura che privilegia il successo individuale e la sicurezza, ma questo ha un costo enorme a livello umano. Questo atteggiamento crea disconnessione tra le persone e genera sofferenza, specialmente nei contesti professionali. La continua ricerca del controllo e del dominio sugli altri, senza un vero spazio per la riflessione e la comprensione reciproca, porta a relazioni basate sulla competizione e sul sospetto, invece che sulla cooperazione e sul rispetto. Intervistatore : Quindi, secondo lei, quale sarebbe l'alternativa a questa cultura? Dott. Antonio Bruno : La vera alternativa è espandere la nostra compren

Intervista al Dott. Antonio Bruno: “in bocca al lupo, Viva il lupo”

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  Intervista al Dott. Antonio Bruno: “in bocca al lupo, Viva il lupo” Intervistatore: Buongiorno, Dott. Bruno. Grazie per essere qui con noi. La sua ricerca sull’origine del patriarcato e sul simbolismo del lupo è affascinante. Potrebbe spiegarci brevemente come ha iniziato a interessarsi a questi temi? Dott. Bruno: Buongiorno, e grazie per l'invito. Il mio interesse è nato dalla lettura dei libri di Humberto Maturana che per primo ha fatto la constatazione che la cultura patriarcale occidentale ha radici storiche profonde, legate a dinamiche di appropriazione ed esclusione. Ho iniziato a esplorare come queste dinamiche abbiano influito sulle relazioni umane, partendo dalla figura del lupo, spesso visto come nemico, ma in realtà parte integrante del nostro ecosistema culturale. Intervistatore: Ha menzionato che il lupo è spesso demonizzato. In che modo questa demonizzazione ha influito sulle società umane nel corso della storia? Dott. Bruno: La demonizzazione del lupo r

"La Rinuncia Necessaria" (racconto)

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 "La Rinuncia Necessaria" C'è un silenzio stasera che taglia, lo senti? Quella pausa di mondo tra il tuo cuore e il cielo, l’interruzione improvvisa di tutto il rumore che ti abita dentro. Eppure sei tu, come sempre, che cammini con lo stesso passo, la stessa domanda in testa. Solo che adesso c’è una risposta che conosci, ma non vuoi dire a voce alta. Ti guardi indietro e lo vedi, quel bambino che piangeva senza sapere di cosa avesse bisogno. Una carezza, forse, una parola che sciogliesse quel nodo che nessuno ha sciolto mai. Te l'hanno promesso tante volte, a volte anche con gli occhi, senza parlare. Ma le mani rimanevano ferme, gli abbracci solo un pensiero. E tu, aspettavi. Hai aspettato tanto, per poi capire, un giorno che nemmeno ricordi, che l'attesa non era altro che un vuoto. Un vuoto che porti ancora con te, a ogni passo. Ma ora ascolta, ti dico: devi smettere di cercare. Non c’è niente più da mendicare, niente da recuperare. L’amore che ti è mancat

Un Quarto di Secolo (racconto) Antonio Bruno NON ME LO SO SPIEGARE

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Un Quarto di Secolo È stato all’improvviso. Sei tornata, come un’onda che si infrange sulla riva con forza, portando con sé frammenti di ricordi che avevo sepolto tanto tempo fa. Per anni, mi ero abituato a una vita senza di te. Eppure, eccoti qui, davanti a me, bella come sei, forse ancor di più, proprio come diceva quella vecchia canzone. Eppure, non provavo più nulla. Lo giuro a me stesso mentre ti guardo. Il cuore non accelera, non c’è quell’euforia irrefrenabile che una volta mi consumava. L’immagine che ho di te ora non ha nulla a che fare con quella donna che avevo idealizzato. È solo una costruzione, una fantasia elaborata in tutti questi anni. Un ricordo deformato, una proiezione di chi credevo tu fossi. Non sei più la donna dei miei sogni, quella che mi teneva sveglio la notte, il cuore ricolmo di desiderio. Forse perché i giorni dell’amore, del sesso rubato e degli incontri clandestini sono ormai lontani, sbiaditi da una patina di realtà. Quelle notti erano fatte di te