Lettera d'amore (racconto)
Amore mio,
oggi, mentre la pioggia tamburella sui vetri, mi viene naturale pensarti come quella goccia solitaria che si stacca dal cielo, cadendo senza rumore, quasi come una promessa sussurrata. Non ho bisogno di cercarti, sei già dentro ogni pensiero, in ogni respiro. Ho letto i tuoi auguri, quelle parole che mi hanno accarezzato l’anima, come un soffio gentile. Le ho sentite scivolare dentro, illuminando quella parte di me che solo tu conosci.
Mi chiedo se, mentre spegnevi le candeline, il pensiero di noi ti ha sfiorato, come ha fatto con me. Ho guardato un vecchio film, "Sesso e Filosofia", e il protagonista, strano a dirsi, eri tu. Ogni scena, ogni parola, parlava di noi, di questo desiderio che si accende ogni volta che i miei pensieri corrono verso di te. È un fuoco che non consuma, ma scalda, come un abbraccio che vorrei darti, sotto coperte che raccontano solo di noi.
L’idea del massaggio mi affascina, come una danza silenziosa tra le tue mani e la mia pelle. Ma dimmi, l’hai mai fatto con qualcun'altra? Non è gelosia, solo quella curiosità che nasce quando ci si perde nell’intimità dell’altro. Oggi, voglio essere quella gocciolina che scivola sul tuo corpo, mescolandosi al profumo dei tuoi capelli, accarezzando il tuo viso, perdersi nelle pieghe della tua pelle, come se ogni centimetro di te fosse un segreto da scoprire.
Penso a noi, a quel primo incontro, quando mi hai detto che fare l'amore con me era come sentire un fuoco lento salire dal ventre, una sensazione nuova, impensata, che avresti portato dentro per sempre. Mi sorprende sempre quanto sai amare, con quell’intensità che spaventa e affascina. E mi chiedo, è solo a me che lo dici o ci sono altre che porti nel cuore? Non importa. Quando ti penso, so che siamo scritti nelle stesse pagine, come se tutto il resto fosse solo un rumore di fondo, un'eco lontana.
Ma il tempo passa, e ogni giorno senza di te sembra infinito. Mi chiedo perché ti ho incontrata, perché la vita mi ha permesso di scoprire quanto sei speciale, solo per poi doverti perdere in un addio. Eppure, so che non ti dimenticherò mai. Perché, anche se il presente ci divide, sono sicuro che ci ritroveremo, in un angolo di questo mondo o in un altro, dove finalmente potrai essere mia, per sempre.
Ma ora, con il cuore in mano, mi domando: queste parole che ti scrivo, sono frutto di una strategia o di puro sentimento? Ci rifletto, e forse è un po’ di entrambe le cose. Perché il desiderio di averti accanto è così forte da farmi chiedere se, in fondo, non sia tutto un gioco del destino. No, non ti sposerò, e tu non lascerai tuo marito. Questo è il nostro destino, fatto di incontri rubati e sguardi che si sfiorano.
E mentre Lecce continua a osservare in silenzio, facciamo finta che nessuno sappia la verità. Ma la verità, amore mio, è che ci vogliamo. E forse non importa come siamo arrivati qui, non importa chi ha cercato chi. Ciò che conta è che, tra una goccia e l’altra, ci ritroviamo, come se il tempo e le distanze fossero solo ostacoli che il nostro amore, in qualche modo, supererà.
Perché alla fine, forse, il vero amore non conosce strategie, né confini. Solo la volontà di esserci, sempre.
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