La storia che viene dal mare
Poesia scritta Pier Paolo Quarta Poeta Naif |
Diamante sono io
Cambierò i nomi ma la cosa che mi hanno raccontato oggi,
secondo me, è meritevole di essere narrata. C’era il nostro Ronzino che si
lamentava in continuazione stamattina. Non faceva altro che ripetere: “sciocu
ogne giurnu 5 euru , ma sangu se incu mai nienti!” io gli ho detto che non ci
credeva abbastanza. Invece lui mi ha detto che ci credeva e che aveva anche un
sogno. Il suo sogno era di prendere la vincita, che a lui bastava fosse di
500mila euro, andare a Roma e imbarcarsi per Cuba!
Io gli ho detto che a Cuba c’è un caldo umido
insopportabile. Lui mi ha risposto che la sua attività di pescatore l’aveva
fatto convivere con il caldo umido sin dall’infanzia. Solo che quell’attività,
era costellata da tutta una serie di multe, inflittegli da un tutore
dell’ordine che di cognome faceva Diamante.
Diamante era l’incubo di Ronzino, c’era sempre e, sempre,
trovava il modo di fargli una multa.
Ed ecco Ndata che comincia a parlare. Ndata è la moglie di
Ronzino. Mi dice di quella volta che aveva preso la macchina e che l’avevano
fermata i tutori dell’ordine. Le avevano chiesto la patente, ma lei non l’aveva
mai presa. Ndata implorava comprensione perché doveva andare a portare il
minestrone al marito che era in mare. Inoltre era importante che andasse perché
era perseguitato da un tutore dell’ordine.
Nel riferire questo Ndata cominciò ad apostrofare il tutore
dell’ordine persecutore del marito con appellativi offensivi irripetibili.
A quel punto il milite che l’aveva fermata le chiese chi
fosse questo persecutore del marito. E Ndata candidamente gli riferisce che si
trattava di un certo Diamante.
A quel punto il tutore dell’ordine le rivela che quel certo Diamante
era proprio davanti a lei.
Insomma la macchina finì sotto sequestro ma grazie
all’intercessione di una persona buona, che pagò il dovuto, la macchina tornò
nelle mani del nostro Ronzino.
La scena del tutore dell’ordine che rivela a Ndata di essere
lui il persecutore del marito mi ha fatto ridere sino alle lacrime.
Antonio Bruno
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