Gianni Letizia incontra Italo Rollo "mesciu italu barese"...
UN'ANIMA DI FERRO
Giro la curva stretta proprio sotto casa sua.. tento una
manovra quasi per scansarlo perche' lui attraversava la strada..e gli dico dal
finestrino : MESCIU ITALU..mo te fazzu neu !!..Lui non mi riconosce subito..ma
saluta comunque .Parcheggio piu' in la',scendo ed e' gia' in cammino di spalle
alla mia figura..lo chiamo e si gira di scatto ! - WEI !!..ca tie sinti !!..mi
dice con tanto di sorriso. Mi avvicino a come e' solito mio fare ..lo abbraccio
e gli do' due baci sulle sue tonde guance segnate appena da una barbetta ..poi
aggiunge: la verita' sto' andando giusto a tagliarmi la barba. Sempre elegante
e con postura pettorale all'infuori e capelli sempre ordinati (mentre mi parla
se li accarezza sempre giusto per metterli a posto da un leggero vento fastidioso..)..mi
chiede come sto e come va con il lavoro. Benedetto lavoro!!..grande lavoro..e
immenso lavoro che quest'uomo ha fatto in tutta la sua carriera ..e aggiungo
carriera artistica. MAESTRO ITALO..conosciuto in paese come "mesciu italu
barese"...ha fatto da giovane degli studi artistici. "SCOLA
d'ARTE"..precisa -.. :il mio maestro professore D'Andrea mi ha insegnato
la bellezza della lavorazione del ferro !!..Ho appreso le prime e piu'
importanti nozioni dal mio papa' che era un carpentiere..sai di quelli che
cesellavano delle opere in struttura prima di essere gettate. Poi faceva anche
delle decorazioni in ferro..insomma mi ha fatto innamorare dell'anima interiore
del ferro..che solo chi lo forgia solo chi lo batte solo chi lo plasma..riesce
a capirne questa parola..: ANIMA !!...Mi sorprendono le sue mani..tonde e
grosse..mi sorprende la sua gestualita'..parla e contemporaneamente disegna
delle forme..parla e muove le dita come se stesse toccando della creta..poi mi
conferma un concetto che gia' mi aveva una volta espresso: OSCE sceddhri sape
fatiare lu fierru battutu..Fannu tuttu le machine e li computer..i laser e i
torni per ferro..ma il vero fabbro lo e' solo chi da piccolo e' stato a bottega
(a putea). E' li' che si imparava ..ma e' sempre chiaro il concetto..che chi
non ha amore e creativita'..non potra' mai fare il maestro in ferro. Poi mi
racconta dei tanti lavori che ha fatto insieme al professore CAPPELLO..a Gigi
Terlizzi..(altro maestro in ferro battuto e metalli)...e ai tanti lavori sparsi
in tutta Italia in case di attori e presentatori importanti che ha conosciuto.
Mi nomina due miss Italia per bellezza...e tanti altri personaggi...Ma ormai il
la..glielo dato..lui parla,parla,racconta...e mi confessa della delusione che
ormai c'e' nelle scuole..dove gli allievi giungono al diploma e non sanno fare
una semplice saldatura..poi aggiunge : grazie a li professori te moi
!!...Mentre mi parla..con la mano sinistra mi stringe forte e con la destra
continua a disegnare forme e puntualizzare delle cose (questo rientra da sempre
nel suo personaggio)..una macchina suona perche' non riesce a passare da dove
io ho parcheggiata la mia..e tentando di lasciare la sua mano....mi accompagna
per tre o quattro metri..dicendomi: nu pensu ca li professori te moi..su bessuti
te sutta lu DANDREA o lu CAPPELLU...Ci salutiamo..e non mi tolgo il cappello
per quest'uomo..perche' non lo indosso..ma sinceramente per persone e maestri
come lui..c'e ..anche da inchinarsi..per quello che hanno fatto..e per la loro
storia....MESCIU ITALU BARESE..ca ormai e' San Cesariano a tutti gli effetti..e
nui ni lu tenimu ..forte-forte.
vanni letizia.
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