Questa sera la scusa è stata Pino Daniele


Una bella serata nell’atrio del Palazzo ducale di San Cesario di Lecce. Tutti bravi e davvero tanti meritatissimi applausi. Me l’aveva detto Cristina Sabato 11 giugno mattina, mentre stavamo facendo la spesa, che sarebbe stato un gran concerto. E così è stato.
La musica, le vibrazioni della musica, fanno entrare in fase le persone umane che con le mani seguono il ritmo. E’ la bellezza della musica quando la si ascolta stando insieme. Me lo fece scoprire il mio amico Pio che mi portò a vedere il primo concerto della mia vita nel 1974 ovvero “L’isola di niente” della PFM al cine teatro Massimo di Lecce.

Ho incontrato “sancisariani” e “furestieri” che non vedevo da tanto tempo. Ho scambiato sorrisi e carezze come si fa quando di ci incontra per caso, senza averlo programmato.
Sembrava di essere tornati ai tempi raccontati da Fernando Manno (vedi Nota alla fine dell’articolo) nel suo “Secoli tra gli ulivi”, sembrava di essere nel luogo comune d’una civiltà da narghilè.
Un saluto, gli auguri alla bella amica che non dimostra gli anni che festeggia, il ritrovarsi con l’amico dell’adolescenza per dirsi che siamo ancora noi, che “stiamo ancora passando”. Lui mi ha detto che non dimostra gli anni che ha e che io non dimostro gli anni che ho. Io gli ho detto che ho sempre sette anni da 52 anni a questa parte.
Poi il mio amico che adora la musica e la sua gentile signora che fa stupende fotografie. E ancora l’amica che è seduta accanto e mi indica la sua classe delle elementari, è la stessa ma che non ha dentro più i bambini, “non è più la stessa cosa” mi dice, e non posso che convenire con lei.
Che bel clima, che bella serata con quel venticello che viene da ponente e che si infila dal portone e supera il pozzo che fu spostato dal giardino della sala di rappresenta del Palazzo per essere posto in un atrio che era prima il giardino dei duchi che però non vennero ad abitarlo mai preferendogli Napoli.

E ancora il fratello di un caro amico che suona, glielo dico e lui che mi dice che, da sempre, ha avuto la passione della musica.
E poi il brusio di quelli in piedi, quel rumore di fondo che mi accoglieva quando dicevo a mia madre “mamma sta bessu, sta bbau alla chiazza”, non prendevo appuntamento con nessuno, uscivo e lì avrei trovato la 124 te lu Carmelu cu lu Cesare Brown, lu Renatu e gli altri che la sera, a un certo punto, andavano in Piazza perché era così e basta. Poi passava lu Micheli che aveva finito studio e che si fermava un po’ per sentire le novità.
Già le novità. Non ci sono mai state novità se non le impercettibili crisi di rapporto che potevano cambiare gli equilibri che tenevano saldamente TUTTO IL PAESE FERMO.
E quei due che tenevano il posto IN PIAZZA e nessuno DEI DUE che voleva ABBANDONARLO andando via prima dell’altro.
Stasera c’è stato un gran ricambio di persone all’interno dell’atrio, un andare via per essere sostituiti dai nuovi arrivati. Proprio come accadeva allora, proprio come gli anni 60 e 70 dell’ultimo secolo dello scorso millennio.
Avete notato che quest’anno sono aumentate spaventosamente le rondini? Dicono che è per via del fatto che non si usano più tanti insetticidi e che le rondini, per questo, hanno più cibo e si fermano da noi.
 Anche nel paese più bello del Mondo sono tornate le rondini e con loro, forse, e finalmente, siamo tornati noi perché siamo sempre stati e continuiamo ad essere comunque una Comunità.
Nota  
Fernando Manno nacque a San Cesario di Lecce il 6 dicembre 1906. Fu direttore degli Istituti di Cultura Italiana in Romania, Spagna, Portogallo, Guatemala. Negli anni Cinquanta fu tra i protagonisti del mondo culturale nel gruppo di Maria Bellonci, a Roma, dove morì il 31 maggio del 1959. “Secoli fra gli ulivi” fu il primo e l’ultimo libro della sua vita. Quando uscì nel ’58 Manno aveva cinquantadue anni. Morì l’anno dopo, al secondo infarto.


Antonio Panzera ha scritto sul suo Diario Facebook:
Strepitosa serata ieri, dedicata a Pino Daniele. 32 artisti si sono alternati sulla pedana in una delicata scenografia, quella del Palazzo Ducale, davanti ad un pubblico meraviglioso a San Cesario. Cantori della Giurdana, Sol Keis, Bagaria Blues Band , i fratelli Rutigliano, Sott' o sole e Smogmagica le band che hanno dato un contributo musicale a titolo gratuito. Grazie agli sponsor ( ci scusiamo con Isa Parrucchieri che abbiamo dimenticato di mensionare ) alle associazioni che hanno collaborato. Pro Loco " I tre casali ", Musica e Dintorni, Follemente. L'Amministrazione Comunale nelle persone di Andrea Romano e Daniela Litti, che nonostante enormi difficoltà logistiche ci hanno supportati fino all'ultimo momento. A presto le foto dell'evento.





















Commenti

Post popolari in questo blog

Gli esami di Stato del 1976

MESCIU ANTONIU LETTERE MEJU CU LU TIENI COMU AMICU...

Il pensiero filosofico di Humberto Maturana: l'autopoiesi come fondamento della scienza