Francesco Parato detto Cicco IL SOGNO DI CISLENKO

Francesco Parato detto Cicco IL SOGNO DI CISLENKO
di Gianni Vanni Letizia


 CISLENKO grande calciatore dell’ex Unione Sovietica, verso la meta’ degli anni sessanta del secolo scorso era considerato il piu’ forte d’Europa e Ciccio Parato calciatore e centravanti del grande San Cesario di quegli anni fu nominato “Cislenko”..per via della bellezza dei suoi gol e per la somiglianza fisica e tecnica a lui. Memorabili i suoi gol di fuori area..tipo quello contro l’Italia nei mondiali del 66’..e il gol di Ciccio al Manduria  simile al 90’ dopo una partita tiratissima e combattuta. Solo un tiraccio di Ciccio poteva finire li’ all’incrocio dei pali e scatenare la gioia sugli spalti dei tifosi e cittadini San Cesariani. 
La figlia di Ciccio Parato Monica e i nipotini

Nella memoria di chi ha vissuto quegli anni ogni domenica a vedere le partite del San Cesario che grazie ai gol di Ciccio teneva testa a cittadine come Galatina,Gallipoli,Manduria,Potenza,Tricase,Bisceglie e  tante altre…rimane un’ immagine nitida di quei pomeriggi a tifare per una squadra e per un suo”pupillo”..che per anni se lo e’ coccolato e abbracciato e a volte anche perdonato quando lui cambio’ casacca per passare a giocare nello Squinzano e proprio da avversario segno’ un gol che non permise alla compagine di Mario Liaci a risalire in Promozione per un solo punto nel 1977. Perdonato..ritorno’ nelle file del San Cesario e ancora una volta fece sognare i tifosi del San Cesario..segnando una doppietta nello spareggio contro il Lizzanello sul campo neutro di leverano..ma questo non basto’..perche’ il Lizzanello allo scadere dell’ultimo minuto dei tempi supplementari ebbe la meglio per 3 a 2. Negli anni a seguire Ciccio Parato ha allenato molte squadre ti tanti paesi e si e’ dedicato anche al calcio giovanile. Molti i suoi successi con i ragazzi..ancor di piu’ quelli come educatore oltre che allenatore. 
Ciccio Parato con la moglie

Si e’ allontanato dai campi di gioco..anche perche’ il calcio a San Cesario non esiste piu’. C’e’ solo il campo sportivo che solo altre piccole societa’ di Lecce usano per le partite ufficiali. Ciccio..commosso e con occhi lucidi mi dice : e’ un peccato vedere abbandonato un luogo come il campo sportivo dove io ho trascorso tutta la mia vita sognando e aiutando a sognare tanti ragazzi che oggi magari non sono professionisti nel calcio ma nella vita. Questo e’ bellissimo perche’ vuol dire che a questi ho dato qualcosa….e me lo dimostrano quando mi incontrano che per me provano tanto affetto ed io lo ricambio sempre come se fossero tanti figli miei. Ciccio ..perche’ non hai fatto il calciatore professionista?..Ai miei tempi era piu’ importante trovare prima un lavoro stabile..e magari non dedicarsi del tutto al calcio…Ma a dire il vero..mi son reso conto a fine carriera dilettantistica (per tutto quello che ho fatto)…che forse- forse avrei potuto fare il professionista meglio degli altri…ma e’ andata cosi’ e sono contento uguale..anche perche’ la mia soddisfazione e’ stata anche appagata della mia bella famiglia e ora dai miei nipotini..quindi sono un nonno a tempo pieno!..Saluto Ciccio come sempre .con un bacio e abbraccio..mi sorride e i suoi occhi sono sempre piu’ lucidi…faccio tre passi e non mi rigiro piu’ a guardarlo..anche i miei erano uguali…Ciccio come CISLENKO..occhi come…lacrime. 

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