Francesco Parato detto Cicco IL SOGNO DI CISLENKO
Francesco Parato detto Cicco IL SOGNO DI CISLENKO
di Gianni Vanni Letizia
La figlia di Ciccio Parato Monica e i nipotini |
Nella memoria di chi ha
vissuto quegli anni ogni domenica a vedere le partite del San Cesario che
grazie ai gol di Ciccio teneva testa a cittadine come
Galatina,Gallipoli,Manduria,Potenza,Tricase,Bisceglie e tante altre…rimane un’ immagine nitida di quei
pomeriggi a tifare per una squadra e per un suo”pupillo”..che per anni se lo e’
coccolato e abbracciato e a volte anche perdonato quando lui cambio’ casacca
per passare a giocare nello Squinzano e proprio da avversario segno’ un gol che
non permise alla compagine di Mario Liaci a risalire in Promozione per un solo
punto nel 1977. Perdonato..ritorno’ nelle file del San Cesario e ancora una
volta fece sognare i tifosi del San Cesario..segnando una doppietta nello
spareggio contro il Lizzanello sul campo neutro di leverano..ma questo non
basto’..perche’ il Lizzanello allo scadere dell’ultimo minuto dei tempi
supplementari ebbe la meglio per 3 a 2. Negli anni a seguire Ciccio Parato ha
allenato molte squadre ti tanti paesi e si e’ dedicato anche al calcio giovanile.
Molti i suoi successi con i ragazzi..ancor di piu’ quelli come educatore oltre
che allenatore.
Ciccio Parato con la moglie |
Si e’ allontanato dai campi di gioco..anche perche’ il calcio a
San Cesario non esiste piu’. C’e’ solo il campo sportivo che solo altre piccole
societa’ di Lecce usano per le partite ufficiali. Ciccio..commosso e con occhi
lucidi mi dice : e’ un peccato vedere abbandonato un luogo come il campo
sportivo dove io ho trascorso tutta la mia vita sognando e aiutando a sognare
tanti ragazzi che oggi magari non sono professionisti nel calcio ma nella vita.
Questo e’ bellissimo perche’ vuol dire che a questi ho dato qualcosa….e me lo
dimostrano quando mi incontrano che per me provano tanto affetto ed io lo
ricambio sempre come se fossero tanti figli miei. Ciccio ..perche’ non hai
fatto il calciatore professionista?..Ai miei tempi era piu’ importante trovare
prima un lavoro stabile..e magari non dedicarsi del tutto al calcio…Ma a dire
il vero..mi son reso conto a fine carriera dilettantistica (per tutto quello
che ho fatto)…che forse- forse avrei potuto fare il professionista meglio degli
altri…ma e’ andata cosi’ e sono contento uguale..anche perche’ la mia
soddisfazione e’ stata anche appagata della mia bella famiglia e ora dai miei
nipotini..quindi sono un nonno a tempo pieno!..Saluto Ciccio come sempre .con
un bacio e abbraccio..mi sorride e i suoi occhi sono sempre piu’ lucidi…faccio
tre passi e non mi rigiro piu’ a guardarlo..anche i miei erano uguali…Ciccio
come CISLENKO..occhi come…lacrime.
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