Parroco e Sindaco UNITI: la solidarietà avanza

Crisi e Territorio… San Cesario/La crisi morde. Ma la solidarietà avanza
Aumenta sempre più la disoccupazione, soprattutto quella giovanile. Si allarga la forbice tra benestanti e poveri.


Colletta-alimentare

Ormai da anni l’Italia è in guerra eco­nomica. Le battaglie dei piccoli paesi di provincia riportano alcune vittorie. Il caso di San Cesario, seppur duramente colpita dalla cri­si, fa ben sperare, affronta i numerosi problemi della popolazione in difficoltà. Il Parroco don Gino Scar­dino e il Sindaco dott. Andrea Romano operano ognuno nel proprio ambito, e collaborano insieme per aiutare chiunque sia nel bisogno.
Don Gino Scardino, Parroco della Chiesa Madre dedicata alla Madonna delle Grazie ci descrive una situazio­ne locale in estrema difficoltà eco­nomica, ma come trapela dal motto che don Gino sottolinea con motivato orgoglio “Natale più che di luci di luce” emerge la fiducia che la luce divina illumini e allontani la crisi.

Don Gino, quali cambiamenti ha prodotto la crisi economica nella sua realtà par­rocchiale?

Il fatto che la crisi abbia toccato tutte le classi sociali, ha determinato l’annullamento di molte differenze categoriali. Molte persone che prima frequentavano la chiesa solo per il culto oggi allungano la mano per chiedere aiuto e sostegno non solo economico in senso stretto, infatti le richieste più urgenti riguardano i me­dicinali poiché molti sono impossibilitati anche solo a pagare il ticket. La situazione è dram­matica ma la parrocchia rappresenta un rifugio sicuro per i bisognosi, e apre le porte per acco­gliere e aiutare tutti.

Don Gino

Quali iniziative avete svolto nei trascorsi giorni di festa?

Durante tutto il periodo dell’Avvento sono stati collocati in chiesa alcuni cesti che le persone di buona volontà hanno riempito con prodotti alimentari, contemporaneamente nel corso delle celebrazioni liturgiche, al momento dell’offertorio, i fanciulli del catechismo hanno donato cose di prima necessità che abbiamo poi destinato ai bisognosi. I ragazzi dell’Acr, nel periodo tra natale e capodanno, nei giorni di festa in cui la solitudine si avverte con maggiore intensità, hanno fatto visita agli anziani e alle persone sole portando conforto morale e doni natalizi.

La Parrocchia collabora con altre realtà locali di assistenza?

Sì, infatti una cassa di risonanza impor­tante è il Gruppo di Volontariato Vincenziano che attinge al Banco della Carità di Squinzano aiutando più di 70 – 80 famiglie del paese e an­che molti immigrati senegalesi e marocchini. I Vincenziani hanno anche promosso l’iniziativa della colletta alimentare presso i centri com­merciali del paese, grazie alla quale sono stati raccolti, catalogati e distribuiti un gran nume­ro di prodotti alimentari a lunga conservazione come pasta, zucchero, farina, a beneficio delle famiglie in difficoltà. E infine la notte del 31 la Parrocchia ha partecipato alla cena di ca­podanno organizzata dalla Pro Loco nel centro polivalente del paese. Un’indimenticabile espe­rienza di beneficenza umana ancor prima che economica: molti cittadini di San Cesario soli e in difficoltà è una cospicua presenza di im­migrati, hanno festeggiato l’arrivo del nuovo anno insieme al sindaco e all’on. Salva­tore Capone e alla moglie, a me e a tanti altri parrocchiani. Un’unione di forze e di differen­ti credi religiosi per cominciare il nuovo anno sotto la bandiera della multiculturalità e della speranza senza frontiere.
Il Sindaco, dott. Andrea Romano ha messo in atto una politica sempre inclusiva perché come specifica “questa comunità si senta e si dimostri sempre più solidale e multiculturale, e promuova il rispetto dei diritti fondamen­tali della persona con particolare attenzione alle fasce sociali più deboli”.

Qual è la situazione economica a San Cesario?

Come per il resto del Paese, San Cesario ha subìto una forte contrazione del mercato del la­voro. Sono aumentati i disoccupati, soprattutto giovani, ed è ripresa la tendenza a emigrare. Si è allargata la forbice tra benestanti e concitta­dini vicini o sotto la soglia di povertà.

andrea_romano

La sua Amministrazione ha organizzato qualcosa di speciale per le famiglie in difficoltà, in occasione di queste festi­vità natalizie?

Abbiamo organizzato la serata del 31 di­cembre coinvolgendo le associazioni (su tut­te la Pro Loco), le Parrocchie e le comunità di migranti. Il “Capodanno Insieme” è stata un’occasione per stare insieme, un momento di serenità e socializzazione per le famiglie che si trovano in difficoltà. Inoltre, sono stati erogati contributi “eccezionali” per i nuclei familiari in grave sofferenza economica e per le ragazze madri.

Quali saranno i futuri interventi?

La mia Amministrazione ha attivato una serie di progetti fortemente innovativi: dai “Voucher-lavoro” (lavori socialmente utili in cambio di buoni o somme di denaro da spendere in servizi e beni di prima necessità) al “Microcredito”, dalla “Family card” ai “Volontari di comunità”. Obiettivo finale di queste “tappe intermedie” vorremmo che fosse la creazione di una Cooperativa di comunità, sulla scia di altre virtuose esperienze pubbliche. Noi crediamo che, al di là delle misure “urgenti” fondamentali in questo momento di grave crisi, occorra puntare su due elementi: il lavoro e i servizi.

A breve verrà inaugurato il “Centro diurno per minori e famiglie”: sarà una vera e propria rivoluzione dei servizi sociali a San Cesario perché da un lato ridurrà al minimo l’allontanamento dei minori dalle famiglie (con enormi benefici sociali ed economici per decine di migliaia di euro), dall’altro permetterà di affrontare le situazioni di difficoltà coinvolgendo non solo il minore ma l’intero suo contesto. Inoltre, grazie a un bando del Gal “Valle della Cupa”, l’Amministrazione sta per avviare un programma di sostegno alle famiglie: verranno realizzati progetti specifici di educazione domiciliare con il coinvolgimento di psicologi, assistenti sociali, educatori e rinnoveremo i progetti di contrasto alla povertà come i buoni alimentari, il servizio dei pasti a domicilio, l’esonero delle rette per la mensa della scuola materna e per il trasporto con lo scuolabus, limitando i contributi una tantum alle situazioni di assoluta urgenza.

Pagine a cura di Simone Stifani

Commenti

Post popolari in questo blog

Gli esami di Stato del 1976

MESCIU ANTONIU LETTERE MEJU CU LU TIENI COMU AMICU...

SANITA' E ISTRUZIONE PUBBLICA