Le donne del paese più bello del Mondo


Ieri sono entrato da Cerundolo in Via Dante e, nell’attesa di un metro e mezzo di nastro rosa, ho letto con stupore ciò che segue. E’ veramente un attestato alla bellezza delle donne del paese più bello del Mondo. Buona lettura.

OMAGGIO A SAN CESARIO DI LECCE
Ho viaggiato in tutto il Mondo ed ho conosciuto persone e personaggi svolgendo la mia professione di guida turistica e di agente di commercio cercando L’ECCELLENZA ed insegnandola a molti con risultati apprezzati.
Argomentando di VENERI con uno dei miei giovani allievi che aveva fatto la domanda quale fosse stata la cosa più bella della mia vita, ho risposto con un sorriso compiaciuto: “LE DONNE DI SAN CESARIO”.
Gli ho consentito di riprendersi per qualche minuto prima di spiegargli che nel mondo, solo a San Cesario, esiste da tantissime generazioni una ricchezza economica diffusa e prodotta dall’industria vinicola prima e liquoristica poi che dava la piena occupazione (DE BONIS, DE GIORGI, PISTILLI, CAPPELLO …etc).
Di tutto questo, ora quasi dimenticato, ne resta testimonianza nell’architettura urbana ed industriale dell’800 e del 900 edificata con la più costosa pietra leccese altomiocenica.
E’ ben chiaro che tante generazioni ricche producono un miglioramento genetico che in quella località si è espresso in una raffinatezza estetica. Loro, LE DONNE DI SAN CESARIO, avvertono il fenomeno solo inconsciamente perché nella consuetudine tutto pare livellato scontato ovvio.
MA NON E’ COSI’. Viaggiare per il mondo e tornare in Via Dante in un tardo pomeriggio di giugno vuol dire rigenerarsi:

alte molto alte sinuose
dai seni violenti
un sorriso eclettico e sicuro
occhi parlanti
mani preziose (leggi Cerundolo)
fianchi Messapici
gambe di gazzelle svestite di lino prezioso
toni vocali pieni di sussuego
e scevri da inflessioni cadenzate salentine

Il Presidente degli amici del Menhir
Alberto Signore


Commenti

Post popolari in questo blog

Gli esami di Stato del 1976

MESCIU ANTONIU LETTERE MEJU CU LU TIENI COMU AMICU...

Il pensiero filosofico di Humberto Maturana: l'autopoiesi come fondamento della scienza