I 20 settari di San Cesario di Lecce



La Carboneria è stata una società segreta rivoluzionaria italiana, nata nell'allora Regno di Napoli durante i primi anni dell'Ottocento su valori patriottici e liberali.
Il nome "Carboneria" derivava dal fatto che i settari dell'organizzazione avevano tratto il loro simbolismo ed i loro rituali dal mestiere dei carbonai, ovvero coloro che preparavano il carbone e lo vendevano al minuto.
L'organizzazione, di tipo gerarchico, era molto rigida e aperta soltanto agli uomini: i nuclei locali, detti "baracche", erano inseriti in agglomerati più grandi, detti "vendite", che a loro volta dipendevano dalle "vendite madri" e dalle "alte vendite".
Poco altro si conosce con certezza, e il fatto che gli storici non conoscano bene le varie organizzazioni settarie dipende, ovviamente, dalla necessità per gli adepti di mantenere il più stretto riserbo, di non affidare a scritti o documenti le tracce di un'attività che, se scoperta dalla polizia, poteva portare in carcere o al patibolo.
Vendita: È l'equivalente della Loggia per i massoni.
I Filadelfi furono una delle più importanti società segrete di stampo politico ottocentesche.
La società segreta nacque in Francia nel 1797 come organizzazione rivoluzionaria e cospirativa antinapoleonica, mentre inizialmente era un circolo letterario studentesco.
Oltre alla Francia, la società si diffuse fortemente in Italia, dove, insieme alla Carboneria, all'Adelfia e ad altre società segrete rivoluzionarie, ebbe un ruolo di primo piano nell'organizzazione dei moti rivoluzionari del 1820-21.
Probabilmente posteriore ma senza data è un più completo elenco di settari che dal regio giudice del Circondano di S. Cesario di Lecce viene compilato pel territorio di sua competenza. Nello stato delle persone sospette, oziosi, vagabondi, usurai, immorali, irreligiosi, la prima classe risulta abbastanza numerosa ed è interessante soprattutto perché nelle osservazioni biografiche compaiono notizie non solo dei singoli (e, per questi, l'indicazione dell'età non è elemento trascurabile perché ci conferma che la maggior diffusione delle sette fu nel periodo anteriore e del nonimestre) ma anche delle vendite di San Cesario, Lequile, Galugnano e Cavallino.
Di seguito si riportano i soli SETTARI DI SAN CESARIO
1.            Alessio de Giorgi, di San Cesario, a. 60, ex notaio. Questi occupava il 'posto di Segretario nella Vendita carbonara esistente nel Comune di San Cesario e qual capitano de' Militi espose unita col Tenente volontaria la sua Compagnia a partir per le frontiere del Regno contro del Nostro Monarca (D G.) quantunque quei individui che componeano l'istessa erano di volontà diversa, de' quali una gran parte non si prestò nel momento della partenza. Si conosce ancora aver stabilito la Vendita carbonara e la Sala Filodelfica nell'anzidetto Comune di San Cesario. Stabilì ancora nel 1817 il Glubo Patriottico nell'istesso Comune,... era uno de' membri del dicastero del Distretto di Lecce.
2.            Nicola Lettere, di San Cesario, a. 48, medico. Questi era il Gran Maestro nella Vendita carbonara sistente nel, comune di San Cesario.
3.            Pastaie Andrioli, di San Cesario, a. 45, sacerdote. Questi era il Primo Assistente della Vendita carbonara sistente in San Cesario e Presidente in una delle Sale Filodelfiche sistenti in quell'istesso Comune.
4. Gaetano Pascali, di San Cesario, a. 48, civile. Occupava il grado di Secondo Assistente nella Vendita carbonara sistente nel Comune di San Cesario, uno dei più pronunciati per la causa delle sette.
5.            Gaetano Caiaffa ,di San Cesario, a. 45, sacerdote. Questi occupava il grado di Oratore tanto nella Vendita carbonara che nella Sala Filodelfica sistente in quel Comune di San Cesario.
6.Giuseppe Cesario de Giorgi, di San Cesario, a. 27, proprietario. Questi occupava il grado di Esperto nella Vendita carbonara sistente in San Cesario; occupava ancora in una delle Sale Filodelfiche sistenti in quel Comune il posto di Presidente.
7.            Nicola Pascali, di San Cesario, a. 44, sacerdote. Questi occupava la carica di Maestro di Cerimonie nella Vendita carbonara sistente in San Cesario, uno dei più pronunciati per la causa delle sette.
8.            Cesario Romano, di San Cesario, a. 32, ricevitore del Registro e Bollo. Questi occupava la 'carica di Cassiere nella Vendita carbonara sistente in San Cesario avendo cinto il distintivo analogo alla sua carica il giorno in cui si acclamò la Costituzione, e qual membro delegato di quella Vendita non mancò portarsi sul momento della proclamata Costituzione in Lecce, a comprar i materiali per la formazione della bandiera tricolorata, quale formatasi, di unita ad. Un gran numero dei più spietati carbonari, tra' quali molto si segnalò la persona del sig. Alessio de Giorgi capitano de' Militi in quell'epoca, e del sig. Giuseppe Cascione in quel tempo ancora tenente de' Militi., non mancarono portare in trionfo per l'intiero paese detta bandiera, facendo tutti delle grandi acclamazioni; le frasi positive erano le seguenti: Viva la Costituzione, viva la Libertà, muoiano i tiranni ».
9.            Francesco Caiaffa, di San Cèsario, a. 28, civile. Questi era segretario di una delle Sale Filodelfiche sistenti nel Comune di San Cesario.
10.          Cesario Elia, di Francesco, di San Cesario, a. 33, civile. Questi era il Primo Sorvegliante di una delle Sale Filodelfiche sistenti in San Cesario.
11.          Pietro Elia, di Francesco, di San Cesario, a. 38, civile. Questi era il Secondo Sorvegliante in una delle Sale Filodelfiche sistenti in San Cesario.
12.          Celestino Faggiani, di San Cesario, a. 26, figlio di notaio. Questi era il Segretario in una delle Sale Filodelfiche sistenti in San Cesario, uno dei più pronunciati per la causa delle sette.
13.          Giuseppe Manno, di Vito, di San . Cesario, a. 45, artese. Questi era il Primo Sorvegliante in una delle Sale Filodelfiche sistenti in San Cesario.
14.          Gaetano Pascali., di Cesario, .di San Cesario, a. 40, civile. Questi era il Secondo Sorvegliante in una delle Sale Filodelfiche sistenti in San Cesario.
15.          Cesario Manno, di Nicola, di San Cesario, a. 35, agrimensore. Questi era il Segretario in una delle Sale Filodelfiche sistenti in San Cesario, occupò in tempo della Costituzione la carica di capitano de' Legionari per essere uno dei più pronunciati per la causa delle sette.
16.          Giuseppe Manno, di Nicola, di San Cesario, a. 38, agrimensore. Questi era il Segretario in una delle Sale Filodelfiche esistenti in San Cesario, aveva ancora il. grado di Tenente. de' Leggionari in tempo della Costituzione.
17.          Salvadore Elia, di Pascale, di San Cesario, a. 30, artese. Questi era un Oratore appartenente ad una delle Sale Filodelfiche sistenti in San Cesario.
18.          Michele Dell'Anna, di San Cesario, a. 34, artese. Questi era un Primo Sorvegliante appartenente in una Sala Filodelfica in San Cesario.
19.          Ignazio Albanese, di San Cesario, a. 30, proprietario. Questi era un Secondo Sorvegliante appartenente in una delle Sale Filodelfiche in  San Cesario.
20.          Giuseppe Cascione, di San Cesario, a. 42, ex notaio. Questi era l'Oratore di una delle Sale Filodelfiche sistenti in San Cesario. Funzionava ancora alcune volte di Assistente nella Vendita carbonara sistente in quell'istesso Comune, e qual Tenente de' Militi di unita col suo capitano Alessio de Giorgi esposero volontaria la loro Compagnia a partir per le frontiere del Regno contro del nostro monarca (D G.) quantunque quei individui che la componeano erano di volontà diversa, de' quali una gran parte non si prestò nel momento della partenza. Uno dei più pronunciati per la causa delle sette.



Tratto da Settari in Terra d’Otranto di Michela Pastore Studi Salentini 25 Marzo 1967

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