Masciare di San Cesario di Lecce: Il rito dell' Albume” detto Ooscopia o Oomanzia


E’ noto che l'inquisizione, in Salento e in altri luoghi della Puglia, non ha mai generato roghi, essendo sotto la giurisdizione del Regno di Napoli che non solo non aderì alla inquisizione spagnola ma a quella romana, e che dovette esercitare peraltro un “compromesso” tra le istanze repressive della chiesa e la ribellione del popolo nel quale le credenze “magiche” erano fortemente radicate.
Dai racconti dei miei nonni sono venuto a conoscenza che c’erano le “masciàre” alle quali si ricorreva per i più svariati motivi
Ho scoperto poi che sembra che esistano due gradi diversi di iniziazione, non necessariamente complementari o consequenziali: “masciàri” e “masciàre” sono addentrati nel “ludus dianae” e ad esso iniziati. Uno stadio precedente della iniziazione alle pratiche magiche,  può anche fermarsi al semplice repertorio di guaritrice”.
Il rito dell' “albume”
Il rito dell' Albume” detto Ooscopia o Oomanzia veniva eseguito alla vigilia dell' Ascensione intorno alla mezzanotte per interrogare la sorte. In un contenitore ripieno d'acqua si lasciava cadere l'albume e si interpretavano le forme assunte dalla mescolanza. Nella cultura contadina sancesariana sono rimaste tracce di questa antica pratica divinatoria e non so se ci sia qualcuno che ancora la pratichi.
L’uovo è da sempre un simbolo e al contempo un’ ingrediente della stregoneria tradizionale (es. secondo alcune credenze, le streghe navigano in imbarcazioni fatte con gusci d’uova). La divinazione con l’uovo era conosciuta e praticata anche dalle vecchie streghe italiane.
Nella divinazione si utilizza, quasi sempre, solo l’albume. Perché? In magia, l’ uovo è considerato un simbolo di purezza e generazione, quindi adatto alla divinazione perché, in quanto puro, non può mentire; e l’unica cosa che può generare è la risposta alla domanda. Tradizionalmente le uova sono considerate un simbolo dell’ interezza; dei “mini pentacoli-microcosmi” in cui il tuorlo è connesso con il Sole e l’ albume con la Luna.
Occorrente
Un uovo
Acqua, meglio se di fonte
Calderone o una coppa di vetro
Il rito si esegue preferibilmente intorno alla mezzanotte, in silenzio e senza essere disturbati. E’ importante svolgere il rito nelle ore buie proprio per l’associazione acqua-albume-luna e perché l’ oscurità facilita la visione delle forme assunte. Preparati tutti gli occorrenti, cioè il calderone o la coppa d’ acqua e l’uovo, se graditi, si posso accendere delle candele o dell’incenso. Alla finestra, o in prossimità, si stringe l’uovo tra le mani e solitamente di mormora la formula d’incantesimo, che suona pressappoco così:
“Faccio quest’uovo perché, tu, Strega, la fortuna possa darmi una spiegazione (o risposta) sopra quest’ uovo; te lo lascio fuori alla finestra un giorno affinché abbia il tempo di farmi vedere la mia fortuna (o sorte, destino)”.
A questo punto si esprime la richiesta e si lascia cadere l’ albume nella coppa d’acqua. Quindi si lascia sul davanzale o in prossimità della finestra; o in estremo, in un luogo segreto. E’ importante che la coppa non venga mossa perché i movimenti dell’acqua alterano la forma della figura, alterando il responso!
Quando l’albume si sarà depositato e assestato, la strega ritorna alla finestra ed esamina l’uovo. Dall’aspetto dei disegni lasciati dai filamenti bianchi nell’ albume si trae la profezia. Qualora l’aspetto suggerisca la figura di un volto o di una persona si cercherà di intravedervi qualcuno che possa aver attinenza con il quesito, in quanto quella persona svolgerà un ruolo chiave nella situazione.
Ovviamente non si può dare una guida certa sui significati delle forme in quanto molto dipende dal motivo per cui si effettua il rito. Tuttavia, nella maggioranza dei casi si tratta di immagini simboliche della tradizione: il cuore trafitto dalla freccia di Cupido, la spada di Marte, il fulmine di Giove, le ossa con il teschio della Morte, gli anelli nuziali, ecc.
Non dovete stupirvi se al primo colpo d’occhio non riuscirete a individuare le immagini. Sedete tranquillamente e osservate per un po’ di tempo il fondo della  coppa; scorgerete diverse figure o scene. A questo punto potrete giungere a ritrovarvi difronte a troppe immagini! Ci sono streghe che riescono a trarre predizioni molto accurate. Dalla mia esperienza personale posso suggerire di osservare anche se si formano delle lettere o dei numeri perché possono essere correlati con la risposta; ad esempio in una divinazione d’amore potrebbe indicare il nome del futuro amante, o per sapere il colpevole in certe situazioni.
I resti vengono gettati in acqua corrente.
Per tradizione il rito viene commissionato alle streghe o ad una persona di fiducia capace, in cambio di denaro. Il denaro viene inteso come scambio per il “favore” e come mezzo per mantenere l’equilibrio perché si pensa che abusare della forza magica o della possibilità di sbirciare nel “presente in atto d’avvenire” per egoismo o per proprio vantaggio, costituisce una forma di “magia nera” in quanto scorretta. Coloro che interrogano da soli l’uovo possono offrire il pagamento semplicemente lasciando una monetina per strada, come offerta alla divinità invocata.
So che alcuni lasciano il mix di albume e acqua a riposo per ventiquattro ore prima di esaminarlo. In questo caso però, ho notato molta difficoltà perché il composto si altera formando un fluido lattiginoso quasi uniforme. Forse la risposta viene ricavata dalla maggiore o minore trasparenza, e quindi si presta esclusivamente a domande di tipo “si-no”.

Bibliografia
Gianfranco Mele, ELEMENTI DI MAGIA POPOLARE NEL MONDO CONTADINO DEL SALENTO E DELLA PUGLIA


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